Il Consiglio federale ha approvato un mandato per i negoziati internazionali in vista di una convenzione sulla plastica
Grazie a regole unificate che entreranno in vigore nel 2024, questo nuovo accordo internazionale contribuirà a combattere l’impatto ambientale della plastica.
BERNA - Da oggi si va verso una regolarizzazione della gestione dei rifiuti plastici, che rappresentano ormai un pericolo per l'ambiente che non può più essere ignorato.
Il Consiglio federale con l'approvazione odierna dei negoziati ha confermato il proprio impegno a trovare degli accordi sul tema, che si tradurranno in una convenzione internazionale che entrerà in vigore nel 2024. Le trattative in merito al progetto inizieranno il prossimo novembre.
La situazione attuale
Negli ultimi vent'anni la produzione di plastica è quasi raddoppiata nel mondo, si legge in una nota governativa odierna. Negli anni la plastica, sottoprodotto del petrolio, e soprattutto il suo smaltimento scorretto, sono diventati un problema ambientale rilevante.
Quando il poliuretano si disgrega nell'ambiente, si riduce in micro plastiche contenenti additivi e sostanze chimiche tossiche che vanno a finire nelle acque, nel suolo e dunque nella catena alimentare.
Considerare l'intero ciclo di vita
L'approccio per l'elaborazione della futura convenzione considera l'intero ciclo di vita della plastica: a partire dall'estrazione della materia prima, passando dal design e dalla fabbricazione del prodotto, l'uso, il consumo e la riduzione dei rifiuti, fino ad arrivare alla gestione degli scarti e il recupero delle materie prime. Dato che l'impatto ambientale caratterizza tutte le fasi del ciclo di vita, le misure sono necessarie a tutti i livelli.
Secondo il mandato del governo, la Svizzera si impegnerà per un accordo che prevenga l'impatto ambientale della plastica (incluse le microplastiche) e che protegga la salute delle persone. Affinché ciò sia possibile, occorre ridurre anche la produzione di altra plastica. Un ulteriore obiettivo è l'abolizione della plastica difficile da riciclare e contenente additivi pericolosi. La Svizzera vuole impegnarsi anche a limitare l'impiego di plastica non necessaria, come ad esempio per imballaggi e determinati prodotti monouso.
Ulteriori misure messe in atto dal Consiglio federale per tutelare l'ambiente
La Svizzera per i prossimi quattro anni ha stanziato un credito pari a 197,75 milioni di franchi che consentirà di partecipare all’ottava ricostituzione del Global Environment Facility (GEF), alla ricostituzione del Fondo multilaterale per l’ozono e ai due Fondi specializzati per il clima, ovvero il Least Developed Countries Fund (LDCF) e lo Special Climate Change Fund (SCCF). Il credito prima di essere approvato dovrà essere sottoposto a Parlamento.