L'Unione sindacale svizzera (USS): «Chiediamo un minimo di decenza comune»
«Se non adeguiamo i salari alla realtà dell'aumento del costo della vita con questi dati, quando lo faremo?».
BERNA - L'Unione sindacale svizzera (USS) chiede aumenti salariali per il 2023 del 4%-5%. I prezzi, in particolare per l'elettricità e il riscaldamento, stanno aumentando, così come i premi per la cassa malattia, in un momento in cui «l'economia svizzera gira a pieno ritmo», fa notare l'organizzazione sindacale.
«Chiediamo un minimo di equilibrio, si potrebbe anche parlare di un minimo di decenza comune», ha dichiarato Pierre-Yves Maillard, presidente dell'USS.
Il consigliere nazionale (PS/VD) ha insistito sull'evoluzione positiva di alcuni parametri congiunturali: una crescita del prodotto interno lordo (Pil) del 2,5% nel 2022 e dell'1,9% nel 2023, una progressione delle esportazioni dell'11,5% nella prima metà dell'anno, un tasso di disoccupazione del 2% - «il livello più basso degli ultimi 20 anni» - e dividendi e riacquisti di azioni «a un livello storicamente elevato».
«E per quanto riguarda i dipendenti e le famiglie?», ha chiesto Maillard. «Se non adeguiamo i salari alla realtà dell'aumento del costo della vita con questi dati, quando lo faremo?».
L'USS chiede aumenti salariali del 4%-5%. Questo include la compensazione dell'inflazione, un aumento dell'1% dei salari reali e il recupero di un ritardo nella progressione degli stipendi.
Un mese fa, la centrale sindacale Trvail.Suisse esigeva dal canto suo aumenti generalizzati dei salari tra il 3 e il 5% per tutti i lavoratori. L'incremento, a suo avviso, deve compensare l'attuale forte aumento del costo della vita e gli incrementi di produttività delle aziende.
Oggi Maillard, sempre stando alla versione scritta del suo discorso, ha fatto appello al «buon senso» nell'interesse della «concordia nazionale e della pace sociale». A suo avviso, il Covid-19 non può essere utilizzato per dare priorità alla ripresa economica. Nei settori della ristorazione, degli alberghi e dei parrucchieri, che sono stati colpiti dalla pandemia, i salari sono stati adeguati, con un aumento dei salari reali. «Se è possibile per loro, deve essere possibile ovunque».
Maillard vuole anche che lo Stato compensi in parte l'incombente crisi del potere d'acquisto, parlando di un «rischio di impoverimento senza precedenti». Oltre all'aumento del costo della vita, il socialista ha criticato il fatto che ai dipendenti venga chiesto di lavorare ancora di più di notte e di domenica.