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SVIZZERALe casse malati che "discriminano" le coppie lesbiche: «È ora di agire»

05.09.22 - 21:30
Inseminazione artificiale: pagata dal sistema sanitario per le coppie etero, ma non per quelle lesbiche
20 Minuten Agency
Le casse malati che "discriminano" le coppie lesbiche: «È ora di agire»
Inseminazione artificiale: pagata dal sistema sanitario per le coppie etero, ma non per quelle lesbiche

BERNA - Inseminazione artificiale? «Le casse malati dovrebbero assumersi i costi anche per le coppie lesbiche».

È quanto chiede La Federazione Famiglie Arcobaleno, associazione che sostiene la parità dei diritti sociali e giuridici delle Famiglie Arcobaleno (una famiglia della quale almeno un componente dei genitori è lesbica, gay, transgender o queer) in Svizzera.

A seguito dell’approvazione del matrimonio per tutti, in Svizzera le coppie lesbiche unite in matrimonio possono ora accedere alla donazione di sperma attraverso le banche del seme. Tuttavia, con riferimento alle attuali direttive statali, le casse malati non sono ancora pronte ad assumersi i relativi costi, come fanno invece nel caso delle coppie eterosessuali unite in matrimonio.

«Auspichiamo che venga trovata una soluzione nel più breve tempo possibile», afferma Maria von Känel, direttrice della Federazione Famiglie Arcobaleno. «Il progetto "Matrimonio per tutti" non contemplava il tema del finanziamento tramite la cassa malati», continua von Känel e aggiunge: «Confidiamo nel fatto che la politica provveda a creare condizioni di equità a tale riguardo».

L’assicurazione di base delle casse malati garantisce inoltre alle coppie eterosessuali sposate la copertura dei costi fino a tre tentativi di inseminazione artificiale nell’utero materno. È possibile coprire il rischio di insuccesso, ossia che i primi tre tentativi non si concludano con una gravidanza, stipulando un’assicurazione complementare. «Ci aspettiamo che i rappresentanti politici disciplinino i punti in sospeso in modo tale da consentire anche alle coppie lesbiche sposate di stipulare assicurazioni complementari per coprire gli ulteriori costi di inseminazione artificiale», conclude Maria von Känel.

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