Ci sarà una gara di appalto in ottobre, i costi (circa 700 milioni di franchi) saranno sostenuti dai consumatori
BERNA - Una riserva di energia idroelettrica, per coprire eventuali penurie, deve essere disponibile già quest'inverno.
Lo ha annunciato oggi il Consiglio federale, spiegando di aver adottato la relativa ordinanza. La gara di appalto incomincerà in ottobre e i costi (circa 700 milioni di franchi) saranno sostenuti dai consumatori mediante un aumento del costo per l'utilizzo della rete.
Di cosa si parla?
Per far fronte all'aumento dei prezzi sui mercati internazionali dell'elettricità, il governo aveva deciso in febbraio di costituire una riserva di energia idroelettrica, a cui attingere in caso di bisogno.
Questa proposta figura già nella legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili, in discussione attualmente in Parlamento, ma il governo ha deciso di anticiparne l'attuazione per via di ordinanza per essere pronti già questo inverno. L'ordinanza, che comporta poche differenze rispetto al progetto di legge, sarà in vigore dal primo ottobre fino alla metà del 2025.
In caso di carenze critiche
La riserva di energia idroelettrica dovrà servire a compensare carenze critiche che il mercato stesso non può coprire, come quelle che si verificano verso la fine del periodo invernale, quando il consumo energetico è inaspettatamente elevato, le importazioni di corrente limitate e le centrali nucleari nazionali operano in misura ridotta.
In altre parole, si tratta di un piano B che può essere utile in caso di crisi. Come spiegato da Werner Luginbühl (Presidente di Elcom), l'obbiettivo della misura è quello di non arrivare alla seconda metà dell'inverno con i "serbatoi" già svuotati. «Pertanto, è meglio importare di più all'inizio dell'inverno e conservare la riserva idroelettrica per la fine dell'inverno».
«Costi giustificati»
Secondo la consigliera federale Simonetta Sommaruga, i costi di 650-750 milioni di franchi svizzeri «sono giustificati». Bisogna infatti tenere conto anche degli eventuali costi «che si dovrebbero sostenere in caso di una carenza, che avrebbe gravi conseguenze economiche e sociali».
In risposta a una domanda, la ministra dell'Energia ha spiegato che si tratta di «un elemento di sicurezza», e «la sicurezza non è mai gratuita. Tutti pagano, non solo i piccoli consumatori».
Ma i privati verranno aiutati? Sommaruga ha ammesso che «alcuni aumenti del prezzo dell'elettricità sono massicci», e che quindi è «importante valutare come ammortizzare i costi per i consumatori finali». «Ci sono situazioni in cui le piccole imprese e le famiglie si trovano in difficoltà», ha poi aggiunto, «ma il modo in cui possono essere aiutate deve essere analizzato nel dettaglio».
Per quanto riguarda gli aiuti ad Axpo, la consigliera federale ha chiarito che riceve solo un prestito, perché «non possiamo permetterci e non vogliamo che un'altra grande azienda elettrica fallisca».
Ci sarà una gara d'appalto
Prossimamente Swissgrid lancerà la gara pubblica d'appalto per la costituzione della riserva e, a partire da ottobre, i gestori di centrali idroelettriche ad accumulazione possono impegnarsi, su base volontaria, a detenere energia dietro pagamento di un compenso. Lo stoccaggio dovrà essere garantito dal 1° dicembre al 15 maggio 2023. I relativi costi saranno sostenuti da tutti i consumatori finali mediante il contributo per l'utilizzo della rete che aumenterà di 1,2 centesimi per chilowattora.
A causa delle attuali oscillazioni dei prezzi, i prezzi delle offerte presentate nell'ambito della gara pubblica potrebbero essere molto elevati. Attualmente i costi di una riserva di energia idroelettrica di 500 GWh per l'inverno 2022/2023 sono stimati approssimativamente a 650-750 milioni di franchi. Data la tensione che si registra sul mercato - tensione che non accenna a diminuire - tale importo potrebbe aumentare.
Se al termine della gara d'appalto le offerte saranno troppo poche o troppo costose, il DATEC potrà obbligare i gestori di centrali idroelettriche a costituire una riserva dietro un compenso stabilito dalle autorità.