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SVIZZERA / BOSNIA ERZEGOVINATorna a farsi trafficata la rotta dei Balcani

20.09.22 - 17:37
Il flusso di migranti diretti verso l'Europa occidentale è «di nuovo in forte aumento» e riguarda anche la Svizzera.
Keystone
Torna a farsi trafficata la rotta dei Balcani
Il flusso di migranti diretti verso l'Europa occidentale è «di nuovo in forte aumento» e riguarda anche la Svizzera.
Il tema è stato trattato oggi a Sarajevo in una conferenza alla quale ha partecipato anche la Consigliera federale Karin Keller-Sutter. «Il protrarsi della guerra in Ucraina ha fatto triplicare il numero dei migranti fermati sulla rotta balcanica».

SARAJEVO - Il numero di rifugiati e migranti che arrivano in Europa occidentale seguendo la rotta dei Balcani è di nuovo in forte aumento e questa questione riguarda anche la Svizzera. È il quadro emerso nel corso di una conferenza ministeriale sulla migrazione tenutasi oggi a Sarajevo, in Bosnia, alla quale ha partecipato anche la consigliera federale Karin Keller-Sutter.

L'incontro, denominato "Second Sarajevo Migration Dialogue" era principalmente dedicato - stando a quanto precisato dal Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) in una nota - «alla migrazione secondaria irregolare sulla rotta balcanica occidentale»: obiettivo dichiarato rafforzare la collaborazione reciproca fra gli Stati balcanici occidentali e sostenerli nel rimpatrio e nella reintegrazione dei migranti nel loro Paese d'origine.

Interpellata dall'agenzia di stampa Keystone-ATS, la consigliera federale ha dichiarato che a causa del protrarsi della guerra in Ucraina, sempre più persone arrivano in Europa seguendo la rotta balcanica: i numeri sono «in forte aumento», ha detto, citando l'esempio dell'Austria, che finora ha registrato 56'000 richiedenti asilo.

Stime al rialzo
Nel suo intervento, la ministra elvetica ha osservato che nei primi sei mesi del 2022 il numero dei migranti fermati sulla rotta balcanica occidentale è quasi triplicato rispetto al 2021.

Sebbene la Svizzera sia un Paese di transito per molti migranti, anche nella Confederazione il numero di profughi è nuovamente aumentato: secondo la Segreteria di Stato della migrazione (SEM), alla fine di agosto le richieste di asilo avevano raggiunto quota 12'362. La SEM ha corretto al rialzo le sue previsioni per quest'anno: le richieste saranno probabilmente 19'000 e non 16'500 come ipotizzato in precedenza.

In questo contesto sarebbe naturalmente utile che gli Stati balcanici effettuassero i propri voli di rimpatrio, ha dichiarato la ministra elvetica della giustizia, di cui Schengen è una delle competenze. La Bosnia-Erzegovina, ad esempio, ha ora un accordo di questo tipo con il Pakistan: un primo volo di rimpatrio è già stato effettuato. «Ciò è importante anche per la Svizzera».

Niente più obbligo di visto
Le ragioni di questo crescente flusso di migranti sono molteplici. È noto, ad esempio, che recentemente i cittadini d'India, Cuba e Burundi non hanno più bisogno di un visto per recarsi in Serbia, ha rilevato Karin Keller-Sutter: «Le persone volano a Belgrado, entrano in Austria con i passatori transitando per l'Ungheria, da lì poi proseguono il loro viaggio in Europa".

Non è chiaro se la Russia, che è amica della Serbia, abbia qualcosa a che fare con questa situazione, come ipotizzano alcuni Stati dell'Europa orientale. Lo schema è noto, secondo la consigliera federale: con un elevato afflusso di migranti provenienti da aree di crisi e transitati dalla Bielorussia si vuole destabilizzare paesi come la Polonia. Anche in questo caso si sospetta ci sia lo zampino della Russia.

«Sarebbe quindi auspicabile che le politiche dei visti degli Stati balcanici fossero armonizzate con quelle dell'area Schengen», ha dichiarato Keller-Sutter. Diversi Stati dell'UE stanno ora pianificando un intervento in questo senso presso la Commissione europea, al quale vuole partecipare anche la Svizzera.

Le misure nazionali per la lotta alla migrazione secondaria sono efficaci solo in parte. Per questo motivo la Confederazione si impegna su diversi livelli, ad esempio sostenendo la conferenza sulla migrazione a Sarajevo o elabora con gli Stati limitrofi come l'Austria misure bilaterali per la lotta alla migrazione secondaria, precisa il DFGP.

Da anni sostegno svizzero alla Bosnia
Alla conferenza di Sarajevo i rappresentanti dei Paesi europei e dell'UE hanno discusso come sostenere i Paesi balcanici occidentali nel rimpatrio e nella reintegrazione nel loro Paese di origine dei richiedenti l'asilo respinti.

Il DFGP ricorda che in base al partenariato in materia di migrazione, concluso nel 2009, la Svizzera sostiene la Bosnia ed Erzegovina in questo ambito già da parecchi anni, soprattutto per quanto riguarda il rafforzamento della struttura nazionale della migrazione, la creazione di sistemi nazionali di registrazione e di asilo nonché la lotta alla migrazione irregolare. Anche con la Serbia e il Kosovo la Svizzera intrattiene un partenariato in materia di migrazione, un ulteriore partenariato con la Macedonia del Nord sta per essere concluso.

Incontri bilaterali
Karin Keller-Sutter ha approfittato della conferenza per incontrare bilateralmente alcuni ministri: ha ad esempio assicurato al suo omologo bosniaco Selmo Cikotić che continuerà a sostenere il suo Paese nei rimpatri, precisa il DFGP.

Si è intrattenuta anche con il ministro dell'interno turco Süleyman Soylu. In Turchia vivono attualmente milioni di migranti, provenienti soprattutto dalla Siria e dall'Afghanistan. Il dialogo si è concentrato sui rapporti bilaterali, l'impegno svizzero in Turchia e la collaborazione per i rimpatri. Per la prima volta la consigliera federale ha inoltre incontrato il ministro dell'interno bulgaro Ivan Demerdzhiev.

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COMMENTI
 

Afrodita 2 anni fa su tio
Tantti migrati si puo aiutare ma bisogna pensare prima ai nostri Lavoro Casa migliori opportunità per tutte le cose. Vedo alcune persone in difficoltà economica persone Svizzere prima di aiutare pensare ai figli della Elvetia poi gli altri pian pianino . 🇨🇭❤

emibr 2 anni fa su tio
Risposta a Afrodita
Basta con queste lagne del prima i nostri! Gli aiuti ci sono già ! Pensiamo anche a chi è molto più sfortunato di noi.

RV50 2 anni fa su tio
Risposta a emibr
Giusto pensiamo sempre agli altri noi siamo ricchi fortunati e via dicendo..... i profughi che se li ripartiscano nelle nazioni della grande fallimentare UE Francia Germania Olanda i nuovi stati dell'ex Russia visto che sono così attivi e i miliardi dati alla Turchia per contenere gli emigrati dalla grande magnanima UE pur di tenerseli fuori dai suoi confini ... l'unica nazione che si é trovata nella m....a é l' Italia che non é che ha avuto un grande appoggio dall'UE , ma guarda a caso ora é interessata alle votazioni italiane perché se dovrebbe andare al governo la destra sarebbero c...zi amari per Bruxell .... quindi avanti svizzeri aprite i confini e manteniamoli tutti tanto noi siamo ricchi povero illuso

emibr 2 anni fa su tio
Risposta a RV50
Io non sono illuso, tu però credi solo alle verità sparate dalla destra oltranzista che, in perfetto stile pre seconda guerra, fa credere che tutti i nostri mail vengano dall'esterno. Vai a vederti quanti aiuti diretti ed indiretti sono a disposizione e vengono, giustamente, elargiti alle persone con reddito basso da noi, certi forse non sanno nemmeno di prenderli.

RV50 2 anni fa su tio
Risposta a emibr
Come mai non tocchi l'argomento ripartizione dei profughi nell'UE ? troppo difficile ammettere il fallimento UE su questa problematica ? oppure ti é più facile a dare dei destristi oltransisti a chi non la pensa come te .... in quanto agli aiuti che la nazione da ai suoi cittadini non lo mai contestato anche perché tempo fa sono stato per anni nella commissione assistenziale del mio comune e ho potuto toccare con mano i bisogni reali della nostra generazione di anziani che anno lavorato una vita per poi dovere chiedere "l'elemosina" per potere continuare a vivere....

Sarà 2 anni fa su tio
Risposta a RV50
Probabilmente intendevi solo dare più drammaticità alle tue affermazioni, comunque gli aiuti previsti dallo Stato a persone in difficoltà non sono elemosina, sono un diritto che, tra l'altro, molti non sanno di avere e altri si vergognano di chiedere, anche perché, in modo spregiativo, alcuni la definiscono un'elemosina.

Sarà 2 anni fa su tio
Risposta a RV50
A quanto pare la ripartizione dei profughi ucraini non ha funzionato nemmeno in Svizzera e il Ticino ne ha accolti più del previsto. E' vero che un afflusso massiccio di profughi, ai quali è stato immediatamente riconosciuto uno statuto speciale, rischia di provocare un rigetto nella popolazione, in particolare in un momento dove questa vive un periodo di forte incertezza.

RV50 2 anni fa su tio
Risposta a Sarà
Sarà concordo con il tuo ragionamento ma non per drammatizzare ma per sostenere come dici tu tante persone hanno vergogna e te lo posso dire per esperienze vissute quando ero nella commissione assistenziale del mio comune .... a volte si chiedevano se dopo una vita di lavoro e sacrifici dovevano chiedere l'assistenza o l'aiuto della complementare per potere vivere dignitosamente .... ti do un esempio mio personale dopo 47 anni di pagamenti AVS ( 46 mia moglie ) la mia rendita é di Fr. 3585 .- mensili per tutti e due ... come tutti che hanno pagato per anni con la sola AVS una copia non può vivere senza qualche problema ... la mia non vuole essere una lamentela ma solo un'indicazione su come vivono gli anziani in questi periodi notando che AVS non é soggetta a carovita o a aumenti regolari così come per tutti i costi della vita

emibr 2 anni fa su tio
Risposta a RV50
È proprio per questo che da decenni c'è il secondo pilasrto per integrare l'Avs che, anche con gli aiuti di stato, che per fortuna da noi ci sono, non permette certo di vivere bene. Però vorrei anche dire che ciascuno è responsabile delle proprie scelte e deve costruirsi il proprio futuro anche con il risparmio. Troppi vivono, o hanno vissuto, come cicale per poi accorgersi che con la sola Avs non ci si possono permettere vizi.
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