Il plenum ha approvato oggi una mozione di Andrea Geissbühler (UDC/BE).
BERNA - La sala del Consiglio nazionale non sarà riscaldata a più di 20 gradi, 19 in caso di penuria energetica, durante la prossima sessione invernale. Lo ha deciso oggi il plenum approvando, con 158 voti contro 20 e 5 astenuti, una mozione d'ordine di Andrea Geissbühler (UDC/BE).
«Nella sessione attuale la temperatura all'interno della sala è di 24 gradi, è uno spreco di energia», ha sostenuto la bernese. Che ha aggiunto: «Tutti devono dare il proprio contributo al risparmio energetico, Parlamento compreso. Considerata la presenza di 200 persone con i rispettivi computer portatili accesi, la temperatura sarà comunque superiore a 20 gradi».
«La delegazione amministrativa del Parlamento ha già discusso della situazione e ha già deciso di ridurre la temperatura a 20 gradi» ha replicato Eric Nussbaumer (PS/BS). «Il Parlamento deve sì fungere da modello, ma prevedere due regimi separati all'interno di Palazzo federale è poco opportuno, considerato che il sistema di riscaldamento è uno solo». Insomma, per il basilese la decisione andrebbe lasciata ai Servizi tecnici e alla Delegazione amministrativa.