L'arresto tecnico di fine anno sarà anticipato e nel 2023 l'uso degli acceleratori di particelle sarà ridotto del 20%.
GINEVRA - Vista la crisi attuale, l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN) con sede a Meyrin (GE), adotta una serie di misure per diminuire il suo consumo energetico. Nel 2023 l'uso degli acceleratori di particelle sarà ridotto del 20%.
Inoltre, l'arresto tecnico di fine anno 2022 inizierà il 28 novembre, ossia due settimane prima di quanto inizialmente previsto, indica il CERN in un comunicato odierno. L'organizzazione sta inoltre valutando diverse misure per risparmiare energia nei suoi siti, come lo spegnimento dell'illuminazione pubblica di notte e l'abbassamento del riscaldamento di un grado.
Situato sul confine franco-svizzero, il CERN ha anche definito dei piani con il suo fornitore di elettricità, l'azienda francese Electricité de France (EDF): si tratta di prevedere configurazioni a potenza ridotta che permetteranno far fronte a eventuali interruzioni nei mesi futuri.
Molto prima dell'attuale crisi energetica, il CERN stava già lavorando per ridurre il suo consumo di elettricità nell'ambito della sua strategia generale per migliorare la sostenibilità, ricorda l'organizzazione.