La consigliera federale Simonetta Sommaruga: «Non esiste una sicurezza totale, le reti sono molto ramificate»
BERNA - Le falle nei gasdotti Nord Stream 1 e 2 hanno fatto discutere tutta Europa, se non il mondo. E si è parlato tanto di possibili sabotaggi. La Norvegia protegge quindi militarmente le sue strutture energetiche... e in Svizzera? Le infrastruttura sono vulnerabili?
«Non esiste una sicurezza totale, soprattutto con reti del gas e dell'elettricità così ramificate», ha spiegato oggi Simonetta Sommaruga in un'intervista al domenicale NZZ Am Sonntag. «Ciò rende ancora più importante la vigilanza dei servizi segreti, che tengono costantemente informato il Consiglio federale», ha aggiunto la Ministra dell'Energia, chiarendo che «tutti gli Stati sono vulnerabili».
Per quanto riguarda quel che è successo a Nord Stream, la Consigliera federale ha sottolineato che al momento ci sono solo congetture sulle cause. Ma se si rivelasse davvero che c'è stato un sabotaggio, ciò rappresenterebbe «un'ulteriore escalation nella guerra energetica che Putin sta conducendo contro l'Europa».
Le perdite non dovrebbero comunque avere conseguenze immediate per la Svizzera - ha chiarito Sommaruga - perché da questi gasdotti non passa quasi più gas.
Una crisi «che continuerà»
Parlando della crisi energetica, Sommaruga ha poi chiarito che «non finirà con l'arrivo della prossima primavera. Continuerà ad avere un impatto più a lungo. Per questo inverno, il Consiglio federale ha fatto molto per assicurarci la migliore posizione possibile. Ma per l'approvvigionamento energetico a lungo termine sono necessarie altre misure».
In relazione allo spreco di energia, le aziende elvetiche ricevono il plauso della Ministra: «In termini di efficienza energetica, c'è davvero un grande potenziale che non abbiamo ancora esaurito. Ma sono lieta di vedere come le aziende stiano rispondendo positivamente alla nostra campagna per il risparmio energetico».
Secondo i primi dati, la situazione è diversa per i privati... «Si tratta di sensibilizzare l'opinione pubblica, tutto è volontario. E la stagione in cui si riscalda è appena iniziata». L'idea del Consiglio federale è far capire che con un grado in meno di riscaldamento «si risparmia il 5-6% di energia», «è importante che la gente si renda conto che se tutti aiutano, possiamo davvero risparmiare elettricità. Nel mio reparto ora abbiamo delle prese multiple di corrente, in modo che ogni membro del personale possa spegnere tutti gli apparecchi premendo un pulsante».
Compensare i costi per i meno abbienti?
Sul fatto che la nostra società sia sempre più vulnerabile, a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia, la Consigliera federale socialista ha proposto di «compensare l'aumento dei costi dell'energia per le persone e le famiglie a basso reddito», «ad esempio riducendo di molto i premi di cassa malattia nei casi di rigore».
Sommaruga auspica che il gruppo di lavoro istituito dal Consiglio federale giunga a conclusioni analoghe.