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SVIZZERATorna il Covid, ma ormai non fa più paura

06.10.22 - 12:31
I contagi sono di nuovo in aumento, la situazione però non allarma la popolazione. Facciamo il punto.
Imago
Fonte 20Minuten/ Redazione
Torna il Covid, ma ormai non fa più paura
I contagi sono di nuovo in aumento, la situazione però non allarma la popolazione. Facciamo il punto.

BERNA - I contagi da Covid in Svizzera sono aumentati di quasi il 50% in una settimana. Siamo alla vigilia di una prossima ondata? Il direttore dello Swiss Tropical And Public Health Institute di Zurigo, Jürg Utzinger, in una intervista concessa a 20Minuten, invita alla calma. «Anche se l'ondata autunnale è già iniziata, come si può vedere dal numero crescente di casi - ha detto - questo non è un motivo di panico. Questo perché dominano ancora i sottotipi Omicron, che di solito danno dei sintomi lievi, anche per l'elevata immunizzazione della popolazione».

Il strutture sanitarie non sono sotto pressione - E la conferma della sintomatologia attenuata la danno anche i dati sul numero dei ricoveri negli ospedali: «Al momento, nonostante l'impennata dei casi, non ci sono segni di sovraccarico nei reparti». Questo basta per farci dormire sonni tranquilli? Il professore invita coloro che presentano sintomi «comunque a sottoporsi al test e, se il risultato é positivo, a seguire tutte le prescrizioni. Dobbiamo continuare a monitorare la situazione da vicino - ha spiegato - ed essere in grado di reagire rapidamente se il carico della malattia aumenta». E sull'uso delle mascherine? «Le mascherine nei trasporti pubblici sono ancora una buona soluzione in inverno: ma la vaccinazione rimane un elemento centrale».

Tornano a salire i contagi - Soprattutto alla luce del bollettino diramato dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), che ha segnalato i 25.134 nuovi casi di Corona la scorsa settimana, quel famoso quasi 50% in più che desta preoccupazione fra le persone. Nei reparti di terapia intensiva il 35% dei posti letto è occupato da pazienti Covid. E che il contagio sia salito lo dimostra anche il monitoraggio delle acque reflue dell'EAWAG che ha rilevato un aumento della carica virale. 

La quarta dose per gli anziani - L'annuncio di una nuova dose di vaccino disponile a partire dal 10 ottobre ha sorpreso alcuni cittadini. «Questa ultima dose è destinata soprattutto per le persone anziane. A medio termine, la vaccinazione potrebbe però interessare chiunque abbia passato i 16 anni. Perché la protezione vaccinale tende a diminuire dopo qualche mese», ha spiegato il professore. 

Una dose ogni anno - L'ansia dal vaccino ha portato una buona parte della popolazione a chiedersi se sarà necessario una dose ogni anno. Jürg Utzinger fa chiarezza in merito: «La possibilità di una vaccinazione annuale contro il Covid potrebbe concretizzarsi, esattamente come succede con l’influenza. I due vaccini potrebbero essere combinati ogni 12 mesi». 

I rischi di una nuova variante - Quali sono i rischi che si possa sviluppare una variante peggiore? «I rischi esistono, ma sono minimi. Ora la popolazione ha raggiunto un buon livello d'immunità in molti paesi nel mondo. Ci sono però alcune regioni in cui il vaccino è ancora poco diffuso. Un focolaio in questi Paesi non è escluso».

Come si combatte il long Covid? - Il personale sanitario è particolarmente impegnato invece a studiare le complicazioni legate al Long Covid. «È ancora molto difficile definire con precisione il trattamento prolungato del virus. Sono stati registrati per il momento 200 sintomi diversi. Per fare chiarezza su come combatterlo sono necessari un maggior numero di dati», spiega il professore. 

Tra un anno, tutto da capo - I più scettici si domandano quando e se la pandemia si potrà considerare conclusa. «Attualmente il Covid è ancora presente tra di noi. Fare un bilancio ora aiuta a sensibilizzare la popolazione a un problema che non è ancora stato risolto del tutto, ma è complicato prevedere cosa succederà l'anno prossimo. Sono però abbastanza certo che non saremo più costretti a trovarci in uno stato di emergenza come negli ultimi due anni», ha concluso il professore.

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COMMENTI
 

Leleparma 2 anni fa su tio
ma ancora a parlare di covid????....basta ora con questa influenza!,,,

pag 2 anni fa su tio
Risposta a Leleparma
Non ti permettere mai piu di minimizzare una pandemia che ha ucciso milioni di persone tra le quali gente che conosco. vergognati.

RobediK71 2 anni fa su tio
Ecco, il famoso “vaccino” e arrivato ad “un vaccino all’anno”

Sarà 2 anni fa su tio
Risposta a RobediK71
Anche negli anni passati si vaccinavano le persone a rischio una volta all'anno, la differenza era che si usava un vaccino tradizionale, più a largo spettro, non uno programmato per un solo virus.
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