La vaccinazione è consigliata soprattutto per il personale sanitario e le persone a rischio sopra i 65 anni.
BERNA - Da lunedì, la popolazione avrà la possibilità di ricevere una dose di richiamo per proteggersi dal coronavirus. Lo comunica oggi l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), spiegando che la vaccinazione è consigliata soprattutto per il personale sanitario e le persone a rischio sopra i 65 anni. In Ticino, come annunciato settimana scorsa dal Cantone, la campagna partirà martedì 11 ottobre.
I costi della vaccinazione, efficace anche contro la variante omicron, saranno assunti dalla Confederazione, spiega l'UFSP, specificando che il compito per la somministrazione spetterà ai cantoni.
Oltre ai gruppi a rischio e al personale sanitario, l'UFSP consiglia a tutte le persone sopra i 16 anni di farsi immunizzare. Per queste persone, spiega la nota, può rivelarsi opportuna una vaccinazione di richiamo, dopo una valutazione e decisione individuali, allo scopo di ridurre il rischio d'infezione o di un decorso grave (raro). Tuttavia, a differenza di quanto avveniva all'inizio della pandemia, nell'autunno 2022 il pericolo di ammalarsi gravemente per le persone senza fattori di rischio è basso.
Nella situazione attuale, ai bambini e agli adolescenti di età compresa tra i 5 e i 15 anni non è raccomandata la vaccinazione di richiamo poiché in questa fascia della popolazione il rischio di un decorso grave della malattia è molto basso.
Infezioni in aumento
Al momento si assiste a una recrudescenza delle infezioni come anche dei test positivi al virus, un'evoluzione che si riscontra anche nelle analisi delle acque reflue. L'UFSP prevede quindi un incremento dei casi; al momento, il numero di persone ricoverate nei reparti di cure intense e i decessi rimangono a un livello molto basso.
La raccomandazione di vaccinazione si rivolge in primo luogo alle persone particolarmente a rischio, ossia a coloro che hanno dai 65 anni in su e a chi presenta un elevato rischio di malattia individuale, per esempio in seguito a una determinata malattia preesistente o a una gravidanza. Questi gruppi di persone sono i più esposti al rischio di ammalarsi gravemente. La vaccinazione di richiamo offre loro almeno temporaneamente una migliore protezione individuale da un decorso grave della malattia.
I vaccini disponibili
Per la vaccinazione di richiamo si raccomanda, in linea di massima, d'impiegare un vaccino a mRNA di Moderna o di Pfizer/BioNTech oppure il vaccino a base proteica di Novavax. Per la fase iniziale della campagna di vaccinazione sono disponibili, oltre ai vaccini impiegati finora, sufficienti quantità del vaccino a mRNA bivalente di Moderna che, oltre a essere efficace contro la variante originale, è adattato anche alla sottovariante Omicron BA.1. Sia i vaccini monovalenti utilizzati finora sia quelli bivalenti adattati proteggono dai decorsi gravi della malattia.
Oltre alla vaccinazione, anche il comportamento individuale è importante per proteggere se stessi e gli altri. Negli spazi chiusi in cui si riuniscono molte persone è opportuno portare una mascherina, ventilare regolarmente, tossire e starnutire nella piega del gomito nonché lavarsi le mani in modo accurato e regolare per contribuire a ridurre i contagi.