L'allarme lanciato dai medici: «le basse temperature portano tensioni muscolari, mal di schiena e tendiniti».
BASILEA - Si risparmia energia ma si sperpera salute: è questo l'allarme lanciato dall'Associazione tedesca dei medici d'azienda e di lavoro. Lo fanno dalle colonne di Der Spiegel. «19 gradi è inadeguato - dicono - soprattutto per le attività con poco movimento. Le conseguenze sono insorgenza di mal di schiena e costrizione dei vasi sanguigni».
Secondo un loro associato, il medico del lavoro Fotis Ispikoudis, «il freddo provoca una maggiore tensione muscolare in assenza di movimento. Se si protrae per un periodo di tempo prolungato - spiega - questo può portare a mal di schiena e irritazione dei tendini o addirittura allo slittamento del disco».
Il problema non riguarda ovviamente soltanto gli adulti: bambini e anziani entrano nelle categorie a rischio. «Anche per i bambini, i 19 gradi potrebbero essere troppo freddi. Per gli anziani e le persone con pressione sanguigna anomala, il freddo può anche portare a una maggiore suscettibilità alle infezioni. E poiché il freddo restringe i vasi sanguigni, aumenta anche il rischio di malattie cardiovascolari, soprattutto se le patologie esistenti non vengono trattate adeguatamente», spiega Ispikoudis.
La temperatura ideale sarebbe 22 gradi ma le ragioni della salute, come tante volte accade, si scontrano con quelle politico-ambientali derivate dalla sfavorevole congiuntura internazionale. E il governo ha già dettato legge: in casa, scuola o ufficio la colonnina di mercurio o il display dei termostati dovrà indicare - su questa ruota del risparmio - sempre lo stesso numero, il 19.
A qualcuno però la misura non dispiace del tutto, come il sindacato Unia che ritiene che «gli adeguamenti alla carenza di energia siano giustificabili. Tuttavia - aprono a una concessione - la natura del lavoro deve essere presa in considerazione», ha affermato la portavoce Elisabeth Fannin. «I datori di lavoro devono inoltre fornire una protezione speciale alle donne incinte e ai giovani».
Chi è il volto dell'irritazione invece é Fredi Jaberg, consigliere dell'Associazione Lobby dei Genitori: «é inconcepibile che le scuole abbassino il riscaldamento anche se non si utilizzano il petrolio o il gas». Il riferimento è al fatto che »circa un terzo degli edifici scolastici del Cantone di Basilea si riscalda con i trucioli di legno della regione».
Nel balletto delle opinioni si inserisce anche Benjamin Fröhlich, portavoce dell'Associazione Medica Svizzera (FMH): dichiarazioni aristoteliche, le sue, la verità sta sempre nel mezzo. Dice infatti che «per alcune persone, 19 gradi possono anche rappresentare una zona comfort». Quindi, come per le cose del mondo, la faccenda per lui è soggettiva.
Non poteva mancare un'appendice politica: il consigliere nazionale dell'UDC Thomas Aeschi ritiene che «gli uffici freddi siano un problema, soprattutto per le persone anziane». E arriva dritto alla capa del Datec: «Il fatto che siamo costretti a rimanere bloccati in ufficio è una conseguenza della politica energetica sbagliata della consigliera Sommaruga - ha tuonato - e il fatto che continui ad attenersi all'abbandono graduale dell'energia nucleare dimostra che non capisce la gravità della situazione». Un occhio alla salute e l'altro al termostato: così va il mondo di questi tempi.