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SVIZZERALe Alpi svizzere trasformate in una grande centrale elettrica

10.10.22 - 10:25
Sette grandi fornitori del nostro Paese stanno già investendo per sviluppare il fotovoltaico ad alta quota.
20min/François Melillo
Fonte 20Minutes
Le Alpi svizzere trasformate in una grande centrale elettrica
Sette grandi fornitori del nostro Paese stanno già investendo per sviluppare il fotovoltaico ad alta quota.

BERNA - Lo spettro di una possibile crisi energetica sta incentivando molti ricercatori alla ricerca di nuove fonti alternative. L’installazione di pannelli solari sulle Alpi svizzere sembra attrarre sempre di più gli investitori. Un nuovo gruppo di interesse, di cui fanno parte sette tra i maggiori fornitori di energia del Paese, assieme alla società IG Solalpine è già al lavoro.  

Una superficie come 100 campi da calcio - L'obiettivo è di produrre 2.000 gigawattora (gWh) all'anno entro il 2025. A titolo di confronto, la produzione svizzera è attualmente di 58.000 gWh all'anno. Per raggiungere questo livello, secondo Renato Tami, vicepresidente di IG Solalpine, bisognerebbe costruire 10 ulteriori strutture nelle Alpi. La superficie totale prevista sarebbe equivalente a 100 campi da calcio.

La produzione invernale - Il vantaggio degli impianti solari in quota è che, in inverno, sono da tre a quattro volte più efficienti rispetto sotto la nebbia dell'Altopiano. Un vantaggio chiave in una stagione in cui il consumo di elettricità raggiunge il suo massimo. Il gruppo di interesse garantisce che la protezione del paesaggio e dell'ambiente resta una delle priorità nello sviluppo dei progetti. Per il momento non è stata rivelata una localizzazione precisa, ma ulteriori dettagli dovrebbero essere conosciuti nel mese di ottobre, secondo IG Solalpine.

I rischi di rovinare il paesaggio - Interrogato dalla "NZZ", Jürg Rohrer, professore all'Università di scienze applicate di Zurigo (ZHAW), ha sottolineato il grande potenziale delle Alpi per l'energia solare. Il professore ha paura però che si possa scatenare una «corsa all'oro» che potrebbe danneggiare la natura delle nostre montagne. «C'è il rischio che il criterio di selezione dei progetti non sia il rispetto del paesaggio ma i tempi di costruzione», ammette, suggerendo la formazione di un comitato indipendente per prendere le decisioni. IG Solalpine, dal canto suo, si impegna a consultare e coinvolgere gli interessati organizzando, ad esempio, momenti di discussione con le autorità e gli esperti.

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COMMENTI
 

Sarà 2 anni fa su tio
Roviniamo le alpi per vendere l'energia prodotta all'estero e per permettere a queste aziende di di fare speculazione. "In marzo Axpo ha impiegato 65 miliardi di franchi in transazioni speculative. È quasi il nostro bilancio federale! Nel frattempo, la produzione di energia elettrica di Axpo è già stata venduta all'estero per gli anni a venire." https://www.swissinfo.ch/ita/axpo--si-aiuta-speculazione-senza-scrupoli--dice-martullo-blocher/47908342

pontsort 2 anni fa su tio
La trovo una cavolata. Si dovrebbe cominciare con tutti i tetti liberi

gigipippa 2 anni fa su tio
Perché non coprire parte dei ghiacciai con i pannelli ?

gmogi 2 anni fa su tio
E se si coprono di neve? Usano l’elettricità creata per scioglierla?
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