A causa dell'incombente crisi energetica, è corsa alla legna. Gli esperti avvertono: «Tecnologia sporca e pericolosa»
ZURIGO - La paura di un'imminente carenza di energia elettrica in Europa e in Svizzera è ancora ben presente nella mente dei cittadini, tanto che la gente si sta rifornendo di prodotti come candele, fornelli da campeggio e... legname.
I forestali e i rivenditori segnalano infatti una vera e propria corsa alla legna da ardere nell'Altopiano della Svizzera centrale, per potersi scaldare con stufe e caminetti a legna. Anche in Ticino, come ha rivelato una nostra indagine, è stato rilevato un aumento della richiesta, ma la legna nel nostro Cantone non manca.
Secondo gli esperti, in ogni caso, non è una buona idea rilanciare i caminetti, sia a livello di efficienza, sia per le conseguenze negative sulla qualità dell'aria. La Confederazione, nel suo dossier sulle polveri fini, ricorda che vi sono delle particelle inquinanti emesse durante i processi di combustione degli impianti di riscaldamento a legna.
Queste particelle di polveri fini sono pericolose perché possono generare infiammazioni locali alle vie respiratorie e possono pertanto avere gravi conseguenze sulla salute. Ad esempio, l'Ufficio federale dell'Ambiente (UFAM) cita qui tosse, dispnea, bronchite e attacchi di asma, ma anche affezioni del sistema respiratorio e cardiocircolatorio, talvolta con necessità di ricovero in ospedale.
Su anche i prezzi, l'esempio di Lucerna
Un fornitore di legna da ardere di Hohenrain, vicino a Lucerna, ha confermato di ricevere «il doppio degli ordini rispetto agli anni precedenti». I clienti devono quindi avere pazienza, anche perché il prezzo di acquisto del legno è aumentato. Da agosto, i clienti hanno dovuto pagare quasi il 20% in più per la legna da ardere.
Anche altri fornitori di legno della regione di Lucerna riportano esperienze simili, e persino da Jumbo c'è stato un aumento della richiesta: «Dalla primavera abbiamo registrato un aumento della domanda di legna da ardere, che sta aumentando ancora». In generale, comunque, «la disponibilità è garantita».
«L'attuale boom ha molto a che fare con la situazione energetica e l'isteria emergente», secondo Werner Hüsler, dell'associazione dei proprietari forestali di Lucerna. «Ci sono ancora molte famiglie - soprattutto in campagna - che si riscaldano con la legna. Inoltre, nelle case monofamiliari e negli appartamenti sono spesso presenti piccole stufe o caminetti che ora vengono riutilizzati più regolarmente per il riscaldamento. Tutti vogliono assicurarsi ora la legna da ardere sufficiente per la stagione».
«La tecnologia più sporca»
Quest'accelerata fa però storcere molti nasi. In una recente intervista al Tages-Anzeiger, il presentatore ed esperto di meteorologia Jörg Kachelmann ha descritto il riscaldamento a legna come la «tecnologia più sporca dall'età della pietra». «Avremmo avuto molte opzioni: energia solare, pompe di calore, energia geotermica... Ma alla fine come Paese siamo così infinitamente incompetenti che dobbiamo affidarci alle stufe a legna perché il governo non ha fatto nulla a riguardo», ha accusato Kachelmann.
Adrian Altenburger, professore esperto di tecnologie edili all'Università di Scienze Applicate e Arti di Lucerna, sospetta che coloro che hanno un riscaldamento a legna facciano scorte per i timori che la legna da ardere diventi più costosa nel prossimo inverno o che sempre più gente stia pianificando di riscaldare le loro case con i caminetti: «A differenza di un sistema centrale di caldaie a legna, però, si può dire che un caminetto non è molto efficiente».
Ciò che poi preoccupa è che l'aumento dell'uso del legno per il riscaldamento può avere un impatto diretto sulla salute umana, e per questo rappresenta una sfida per la politica svizzera di controllo dell'inquinamento atmosferico. Anche per Altenburger, il riscaldamento a legna ha senso solo come soluzione d'emergenza, poiché un caminetto di solito può riscaldare solo una stanza. «Ma se alla fine si deve scegliere tra avere freddo in tutto l'appartamento o avere almeno una stanza calda, questa decisione diventa comprensibile».