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SVIZZERAUn hotel su due rischia il fallimento: «La bolletta da noi sarà 11 volte più salata»

16.10.22 - 23:06
Sale la tensione nel settore alberghiero. E Hotelleriesuisse lancia un grido d'allarme.
Imago (simbolica)
Un hotel su due rischia il fallimento: «La bolletta da noi sarà 11 volte più salata»
Sale la tensione nel settore alberghiero. E Hotelleriesuisse lancia un grido d'allarme.

FLIMS - Piscine riscaldate, saune, e bagno turco. All’hotel Adula di Flims l’energia è al centro di tutto. Ma ora la struttura rischia il fallimento. 

«Nel primo trimestre del 2023 la bolletta dell’elettricità ci costerà undici volte di più», riferisce il direttore Paul Urchs alla Sonntagszeitung. Il prezzo del gasolio dovrebbe inoltre raddoppiare, portando l’hotel a raggiungere costi energetici supplementari pari a 100’000 franchi solo per la prima parte dell'anno.

«I margini nel settore alberghiero sono già così bassi che non possiamo lavorare in modo redditizio con i prezzi dell'energia più elevati», afferma Urchs. 

L’hotel Adula non è però un caso isolato. Il 70% delle strutture alberghiere svizzere sono particolarmente energivore e, secondo un sondaggio condotto da Hotelleriesuisse, l’aumento dei prezzi dell’energia pone quasi la metà delle aziende attive nel settore in gravi difficoltà finanziarie. Se i prezzi dell’energia dovessero triplicare la metà sarebbero costrette a chiudere. 

Particolarmente sotto pressione le aziende che devono concludere nuovi contratti di fornitura di energia elettrica in queste settimane, come Paul Urchs a Flims. Va inoltre considerato che «la maggior parte degli hotel, dopo la pandemia e il franco forte, hanno già esaurito le loro riserve», sottolinea il presidente di HotellerieSuisse Andreas Züllig.

L'associazione di categoria chiede pertanto alla Confederazione di predisporre fin d’ora le basi giuridiche per crediti transitori, in modo da superare gli eventuali problemi di liquidità. Anche il ricorso al lavoro ridotto, in caso di restrizioni, divieti o contingentamenti, dovrebbe essere rimesso in azione, conclude Züllig. 

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COMMENTI
 

Sarà 2 anni fa su tio
La teoria liberista direbbe che lo Stato non deve intromettersi e, cinicamente, chi non ce la fa chiude. In realtà poi lo Stato non deve intromettersi quando guadagnano ma quando le cose vanno male arrivano sempre a batter cassa, o perché troppo grandi per fallire o per salvare i posti di lavoro.

Sarà 2 anni fa su tio
Nel 2002 la popolazione si è espressa contro la liberalizzazione del mercato dell'energia ma poi il CF e il parlamento hanno liberalizzato comunque, solo la sinistra era contraria. Sembra che la liberalizzazione del mercato dell'energia fosse un requisito indispensabile per un accordo con l'UE. Fortunatamente da noi la liberalizzazione è rimasta limitata ai grossi consumatori, che comunque non erano obbligati ad acquistare sul mercato libero... Quelli che l'hanno fatto, se fino a poco tempo fa hanno pagato la metà rispetto ai piccoli consumatori, ora sono nella me..a.

Mattiatr 2 anni fa su tio
In Ticino la ristorazione e l'alberghiero occupano una porzione importante del PIL. Sono settori a bassa produttività e a salari bassi, il ché è uno dei tanti fattori del salario medio più basso rispetto ad altri cantoni della Svizzera centrale (uno dei motivi, non quello più rilevante o via dicendo). Sinceramente mi sono sempre chiesto perché la politica incentivasse tanto un settore dove cuochi, camerieri e via dicendo sono pagati da fame e le ripercussioni sul territorio sono fastidiose e/o costose (banalmente le ciclopiste in luoghi solo turistici, le infrastrutture, la pubblicità, il traffico, ...). Tra l'altro vorrei sapere qual'è il problema, la stagione turistica in Ticino non è l'inverno, quando i prezzi delle bollette dovrebbero raggiungere il picco, quindi buona parte delle infrastrutture sarebbero comunque chiuse. Non è forse l'ora di smetterla di attaccarsi all'aiuto statale a ogni buona occasione?

vulpus 2 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Per fortuna il turismo in Ticino non è solo quello alberghiero. L'altro viene comunque e sempre dimenticato

Mattiatr 2 anni fa su tio
Risposta a vulpus
;-D

seo56 2 anni fa su tio
No problem…..

Aljoski 2 anni fa su tio
È evidente c’è siamo entrati in un programma che durerà fino 2030. Tutte spesse aumentano diminuiscono stipendi debiti e mutuo non si portano più pagare Banche diventano proprietari e popolazione lavorerà per materia prima.

F/A-19 2 anni fa su tio
Risposta a Aljoski
Gli stipendi non diminuiscono, anzi, verranno almeno in parte adeguati al carovita. Il mutuo della casa per chi ce l’ha spero lo abbiate fissato a lungo termine, l’energia e le cure sanitarie aumenteranno quindi per chi ne ha pochi si rinuncerà ad altre cose, per esempio alle vacanze all’estero oppure girare con auto più modeste, qualche vestito di marca in meno. Non penso sia così difficile, in fin dei conti almeno qui da noi siamo abituati ad avere tutto e queste restrizioni fanno bene e fanno cambiare in meglio i nostri comportamenti.

Mattiatr 2 anni fa su tio
Risposta a F/A-19
@F/A-19 hai ragione. Quando due anni fa la Cina ha iniziato a bloccarsi per far fronte alla pandemia sa covid-19, l'Italia si è divertita con i lock down e in genere tutto il mondo si è fermato ho cominciato a sentir puzza di gabole. D'altronde non ci vuole una scienza a capire che se nel mondo la gente smette di lavorare in automatico diventeremo più poveri. Visto che sono un pessimista di quelli seri ho ridimensionato i miei consumi cercando di metter qualcosa da parte. Evidentemente qualcuno questo ragionamento non l'ha fatto e oggi si trova in difficoltà. Comunque sia dobbiamo accettare che siamo più poveri, e che lo stato non può risolvere una crisi reale con finanziamenti a pioggia dove capita, anzi rischia di peggiorare la situazione. Cari miei la benzina costa di più e rimarrà cara a lungo, quindi usate meno la macchina oppure adeguatevi alla nuova spesa rinunciando ad altro.

Sarà 2 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
@Mattiatr - Hai ragione, il potere d'acquisto diminuirà, ne conseguirà una riduzione dei consumi a scapito dell'economia generale, anche quella interna, e questo provocherà ulteriore disoccupazione e minori entrate fiscali. Un adattamento al rincaro dei salari va a vantaggio di tutti, anche degli imprenditori.

Rosa 2 anni fa su tio
È vero che gli alberghi consumano tanta energia. Ma siccome anche loro devono pur pagare i loro dipendenti e i loro fornitori, per non fallire dovrebbero aumentare talmente tanto i prezzi che...dubito che troverebbero clienti!!

Viperus 2 anni fa su tio
Era ora che davano un giro di vite a coloro che l'energia la utilizzavano "perche tanto costa poco". Finalmente.

Tos54 2 anni fa su tio
Fino a poco tempo fa come grandi consumatori la potevano pagare molto meno di noi, ora…… la dovranno pagare come noi ecco da dove viene il forte aumento in percentuale

dan007 2 anni fa su tio
Fallimento ? La camera costa un botto potete pagare la bolletta

Gus 2 anni fa su tio
Certo, diamo loro gli aiuti per spennare meglio noi. Ai beneficiari di AVS, mi raccomando date niente o il meno possibile (facendo calcoli inveritier,i astrusi e tendenziosi sull'aumento del costo di vita)

comp61 2 anni fa su tio
prendo spunto, si sa per le economie domestiche quanto sarà l`aumento?

seo56 2 anni fa su tio
Risposta a comp61
Poco o nulla… un 20% in più… sostenibile.

Sarà 2 anni fa su tio
Risposta a seo56
20% in più? Non ci credo e poi sembra giusto che non ce l'abbiano ancora detto? In ogni caso 20% luce, 9% cassa malati , a Lugano annunciato 30% in più acqua, nafta 50%, benzina, legna, pellet + rincaro delle merci in generale.
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