L'ex capo dell'Amministrazione federale delle finanze Peter Siegenthaler: «Cantoni hanno fallito la propria missione».
BERNA - L'ex capo dell'Amministrazione federale delle finanze (AFF), Peter Siegenthaler, critica la sorveglianza delle società energetiche. «Gli attuali proprietari - e questi sono in gran parte i cantoni, e i loro politici - non hanno svolto appieno la loro missione», commenta oggi dalle testate di Tamedia in lingua tedesca.
Non c'è stata sufficiente chiarezza sulla reale missione delle aziende. Se si fosse trattato solo di massimizzare i profitti, lo Stato non sarebbe stato necessario, nota il giurista bernese. Se invece si trattava davvero della sicurezza degli approvvigionamenti, allora questa avrebbe dovuto essere esaminata più da vicino, aggiunge.
Secondo Siegenthaler, la priorità è ora di chiarire la strategia dei proprietari delle aziende energetiche. «Come azionisti, i cantoni devono riunirsi per definire ciò che vogliono dalla loro azienda», afferma. Ma - aggiunge - il Consiglio federale deve anche decidere se le parti sistemiche dei gruppi energetici debbano essere regolamentate in modo più rigoroso.
Disturba, ad esempio, l'intervento della Confederazione per aiutare il settore energetico, come nel caso di Axpo. «Ciò che mi colpisce è l'accumulo delle azioni di salvataggio statali», afferma Siegenthaler. In passato ci sono stati salvataggi in altri settori, ma sembra che ora si susseguano costantemente dall'inizio del XXI secolo.