Sempre più aziende blockchain in Svizzera nonostante il crollo del Bitcoin. Un mercato nuovo, giovane e in espansione
ZUGO - Il più grande "porto" NFT del mondo è stato creato in un ufficio nella Svizzera centrale, dove adolescenti di 16 anni stanno completando il proprio apprendistato in materia di blockchain.
In quel di Zugo, è nata una vera e propria "Crypto Valley". È una 29enne, Tracy Trachsler, a occupare la posizione di Managing Director presso la Crypto Valley Labs (CV Labs), un ufficio di coworking proprio accanto alla stazione ferroviaria, cuore pulsante di questa valle delle criptovalute.
Come riposta il Blick, recatosi sul posto per conoscere questo mondo per molti versi ancora sconosciuto, si tratta di un ecosistema composto da quasi 1200 società blockchain che si è esteso attraverso le Alpi, della Svizzera Centrale fino al Liechtenstein.
Trachsler, doppia cittadinanza svizzero-americana, lavora alla CV Labs da due anni. E fa di tutto, connettendo persone che gestiscono uffici di coworking a Zugo, Cape Town (Sud Africa), Berlino e Vaduz e organizzando conferenze internazionali come il World Economic Forum di Davos. «Ci sono giornate lavorative di 16/18 ore. Ma questo non mi disturba», racconta.
Secondo il Blick, girare tra questi uffici non restituisce la sensazione di un'azienda giovane. Nessun tavolo da ping pong o da biliardo, ma corridoi vuoti e tanti uffici di coworking abbandonati. Il motivo? «Qui la gente viaggia molto», spiega Trachsler. «Ciò è dovuto alla struttura decentralizzate di questo settore. S può lavorare da qualsiasi luogo».
In questi uffici si trova il 26enne Robin Röösli. L'argoviese offre il primo corso blockchain in Svizzera. «Le aziende della Crypto Valley ci inviano circa 40 apprendisti ogni anno. Una decina li stiamo formando per noi stessi».
L'industria è letteralmente esplosa dal 2015. L'anno scorso erano oltre 1.100 le start-up in Svizzera ad occuparsi di tecnologia blockchain, più della metà a Zugo. Il settore ha già creato 6000 posti di lavoro e le società che si occupano di criptovalute hanno visto moltiplicato il loro valore fino a 4 volte nell'ultimo anno.
Si tratta di un mercato in espansione, che cerca talenti. Che però sono rari. Molti professionisti formati dalle università finiscono infatti a lavorare per Google o Meta. E le società blockchain si trovano a dover ricorrere ai famosi cacciatori di teste.
Nonostante la positività che alberga nella Crypto Valley, la tecnologia Blockchain non è ancora entrata a far parte della vita di tutti i giorni. A parte le criptovalute e gli NFT, è stata utilizzata solo per organizzare le catene di approvvigionamento. Ma Trachsler è convinta: «Cambierà le nostre vite».
Blockchain
La Blockchain (letteralmente "catena di blocchi") sfrutta le caratteristiche di una rete informatica di nodi e consente di gestire e aggiornare, in modo univoco e sicuro, un registro contenente dati e informazioni (per esempio transazioni) in maniera aperta, condivisa e distribuita senza la necessità di un’entità centrale di controllo e verifica. Le applicazioni della Blockchain, che si attende siano rilevanti in numerosi settori, sono spesso contraddistinte dalla necessità di disintermediazione e decentralizzazione. Questa innovazione consente, potenzialmente, di fare a meno di banche, notai, istituzioni finanziarie e così via.
Criptovalute
Una criptovaluta è una moneta digitale che, a differenza delle monete tradizionali, non esiste in forma fisica e non è controllata né gestita da alcuna autorità centrale. Le informazioni sulle transazioni in criptovaluta sono memorizzate in un registro digitale decentralizzato, basato tipicamente sulla tecnologia blockchain.
NFT
Gli NFT (non-fungible token) sono certificati “di proprietà” su opere digitali che viaggiano su tecnologia blockchain. Si tratta tecnicamente di smart contract, protocolli informatici che rappresentano un indicatore univoco di un asset digitale. I token, in generale, possono essere di due tipi: fungibili o non fungibili.