Nel terzo trimestre le importazioni dalla Russia sono state pari a 61 milioni di franchi svizzeri.
BERNA - C'è la guerra, ci sono le sanzioni e gli affari. Con la Russia i rapporti commerciali continuano: si compra (le partite di oro acquistate dalla Federazione russa attraverso la Gran Bretagna sono ammontate a 52 milioni di franchi) e si vende (le esportazioni verso la Russia sono state pari a 364 milioni di franchi, di cui 315 milioni per l'industria chimico-farmaceutica.).
Il terzo trimestre del 2022 si è chiuso al rialzo (+1,8%) anche per gli scambi commerciali esistenti con il Paese guidato da Putin. La bilancia commerciale ha chiuso con un'eccedenza di 8 miliardi di franchi svizzeri.
Lo riferisce l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini, che fa sapere che «le esportazioni sono aumentate dell'1,3% in termini destagionalizzati (effettivo: +0,7%), raggiungendo il livello record di 67 miliardi di franchi». Questo dato - scrivono - conferma «la tendenza positiva in atto dal secondo trimestre del 2022, anche se in fase di rallentamento. Con un +0,8% (reale: -0,5%), le importazioni hanno registrato il nono aumento trimestrale consecutivo, raggiungendo il massimo storico di 58,9 miliardi di franchi».
La crescita delle esportazioni nel terzo trimestre del 2022 è stata trainata principalmente da due settori: prodotti chimici e farmaceutici e orologi. «Nel caso dei prodotti chimici e farmaceutici (+1,3% o +447 milioni di franchi), l'aumento si è basato esclusivamente sui prodotti immunologici» si legge nel documento. Le vendite di orologi hanno raggiunto il massimo trimestrale di 6,4 miliardi di franchi (+4,9% o +299 milioni), mentre le vendite di strumenti di precisione sono leggermente aumentate rispetto al trimestre precedente.
Sul fronte delle destinazioni, le esportazioni invece hanno mostrato un'evoluzione eterogenea: se le spedizioni in Asia sono aumentate del 10,3% (+1,4 miliardi di franchi) e quelle in Nord America sono cresciute del 3,2% (USA: +5,1%), le spedizioni in Europa sono diminuite del 4,4%, pari a 1,7 miliardi di franchi svizzeri.
È aumentato di 637 milioni di franchi l'export con l'Italia (prodotti farmaceutici ed energetici), mentre è diminuito con Spagna, Germania e Slovenia (calo cumulativo di 1,2 miliardi di franchi).