Il provvedimento arriva dopo gli adeguamenti al rincaro delle pensioni AVS/AI, basandosi sull'indice dei prezzi
BERNA - Dopo aver adeguato le pensioni AVS/AI al rincaro del 2,5%, il Consiglio federale ha ritoccato verso l'alto le rendite per i superstiti e d'invalidità della previdenza professionale obbligatoria a partire dal 2023, basandosi sull'indice dei prezzi al consumo.
Le rendite per i superstiti e d'invalidità del regime obbligatorio del secondo pilastro devono essere adeguate periodicamente all'evoluzione dell'indice dei prezzi al consumo fino al raggiungimento dell'età ordinaria di pensionamento, si legge in una nota odierna dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS).
Il primo adeguamento è previsto dopo tre anni di decorrenza, mentre gli adeguamenti successivi avvengono contemporaneamente a quelli delle rendite dell'AVS, ossia di regola ogni due anni.
Il tasso d'adeguamento per le rendite il cui diritto è nato nel 2019 sarà del 3,4%. Visto l'attuale livello di rincaro, occorre anche esaminare se certe rendite per i superstiti e d'invalidità che non sono ancora mai state adeguate (quelle il cui diritto è nato nel 2008 e nel 2011) debbano essere adattate all'evoluzione dei prezzi con effetto dal 1° gennaio 2023.
Confrontando l'indice del mese di settembre del 2022 con quello corrispondente dell'anno in cui è nato il diritto alle rendite si ottengono i seguenti tassi d'adeguamento: 2,8% per le rendite il cui diritto è nato nel 2008 e 3% per le rendite il cui diritto è nato nel 2011.