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SVIZZERABanca Nazionale: un rosso da 50 miliardi che preoccupa anche in Ticino

26.10.22 - 14:42
Con l'aumento dei tassi d'interesse e il negativo andamento dei mercati, il futuro non si prospetta positivo.
Imago
Fonte ATS
Banca Nazionale: un rosso da 50 miliardi che preoccupa anche in Ticino
Con l'aumento dei tassi d'interesse e il negativo andamento dei mercati, il futuro non si prospetta positivo.

ZURIGO - Cattive nuove per quei cantoni che - come il Ticino - sperano in versamenti da parte della Banca nazionale svizzera (BNS) per tenere in equilibrio più o meno precario i loro bilanci: l'istituto d'emissione ha subito perdite ingenti anche nel terzo trimestre, affermano gli analisti di UBS, che stimano il rosso in 50 miliardi di franchi.

A pesare sono il perdurare del difficile contesto per gli investimenti finanziari, con l'aumento dei tassi d'interesse e il negativo andamento dei mercati, scrivono gli esperti della grande banca in un'analisi pubblicata oggi.

Una serie di sfortunate coincidenze

Tutte le componenti dovrebbero aver contribuito alla perdita: il corso delle azioni è calato, gli interessi obbligazionari sono cresciuti, l'oro ha perso valore e il franco si è rafforzato rispetto alla maggior parte delle valute. I pagamenti ricorrenti di dividendi e interessi hanno migliorato solo marginalmente il risultato.

Sommando la perdita del periodo luglio-settembre con quella di 95 miliardi subita nel primo semestre si arriva a un ammanco di quasi 150 miliardi. «Secondo le nostre stime, se la perdita annuale supererà i 93 miliardi la BNS rinuncerà a distribuzioni per l'esercizio 2022», affermano gli specialisti di UBS facendo riferimento ai tradizionali versamenti per Confederazione e Cantoni. «Solo una forte ripresa dei mercati finanziari consentirebbe alla BNS di effettuare i pagamenti».

Una doccia fredda anche per il Ticino

I conti degli esperti di UBS rischiano di rappresentare una doccia fredda per i cantoni e in particolare per il Ticino, che per il 2023 ha messo a preventivo una perdita di 80 milioni di franchi, contando però su una quota di utili della BNS di 137 milioni.

A fine settembre lo stesso responsabile del Dipartimento delle finanze e dell'economia (DFE) Christian Vitta aveva ammesso che l'apporto della BNS costituiva una grande incognita e che nello scenario peggiore (quello appunto di nessun versamento da parte dell'istituto) si rischiava un deficit ben oltre i 200 milioni.

I risultati dei primi nove mesi della BNS saranno resi noti la settimana prossima, lunedì 31 ottobre.

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COMMENTI
 

F/A-19 2 anni fa su tio
E quindi prepariamoci a coprire il debito perché è chiaro che tutti questi soldi alla fine li paga ancora il cittadino con le tasse.

volabas56 2 anni fa su tio
Gente incapace che gioca con i soldi come giocasse al monopoli. Ma tanto mica ce li mettono di tasca loro.

Swissraider 2 anni fa su tio
Risposta a volabas56
Perfettamente d'accordo. Quello che succede, in piccolo, anche con gli investimenti delle casse pensioni. Ci vorrebbe maggior rigore e maggior rispetto dei soldi della gente prima di buttarsi in operazioni (troppo?) rischiose!

Swissraider 2 anni fa su tio
Soldi investiti male... e pensare che con una frazione di quei 150 miliardi avremmo risanato le casse AVS per i prossimi 50 anni...

Sarà 2 anni fa su tio
Risposta a Swissraider
@Swissraider - Il mandato prioritario della Banca Nazionale è quello di tenere sotto controllo l'inflazione, non quello di fare utili.

S.S.88 2 anni fa su tio
Basta regalare soldi alle altre nazioni!!!

MissKirova 2 anni fa su tio
Risposta a S.S.88
👏🏼👏🏼👏🏼

freevoice 2 anni fa su tio
Risposta a S.S.88
Concordo, soprattutto se il versamento è a favore di Nazioni che non sono in via di sviluppo, diverso è per le nazioni più povere. Isomma, basta soldi in direzione dell'UE....
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