Difficoltà nell'apprendimento: l'Associazione dislessia svizzera chiede un approccio nazionale
BERNA - In Svizzera, il disturbo di lettura e ortografia (dislessia) e il disturbo aritmetico (discalculia) non sono riconosciuti a livello nazionale come disfunzioni dello sviluppo delle abilità scolastiche. L'Associazione svizzera per la dislessia (Verband Dyslexie Schweiz - VDS) chiede che vengano emanate raccomandazioni nazionali per compensare questo deficit.
Senza esami precoci, sostegno e terapia, le persone colpite da dislessia o discalculia rischiano di finire in età adulta in disoccupazione e di soffrire di disturbi mentali. Lo ricorda l'associazione in occasione della Giornata della dislessia e della discalculia che si terrà domani in Svizzera: quella delle pari opportunità per queste persone è per ora ancora un miraggio.
Manca un riconoscimento a livello nazionale della dislessia e della discalculia come disturbi dello sviluppo delle abilità scolastiche, una concessione coerente della compensazione degli svantaggi e una raccolta sistematica dei dati. Per aiutare le persone colpite in modo mirato, è necessaria una raccolta dati coerente e centrale, sottolinea la VDS. Secondo l'associazione, si stima che la dislessia e la discalculia interessino circa il 10-15% della popolazione.
Non esistono linee guide nazionali uniformi che indichino come affrontare e compensare questa disfunzione. Gli insegnanti, i dirigenti scolastici, i servizi di psicologia scolastica, ma anche le scuole di formazione pedagogica o curativa non sono sufficientemente formati in materia.
La VDS chiede pertanto che la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), insieme a un comitato di esperti legali, medici e psicologici, elabori e formuli raccomandazioni per compensare i deficit delle persone colpite.
L'obiettivo è che anche le persone con dislessia o discalculia siano adeguatamente formate e istruite in modo da poter sviluppare il loro potenziale, scrive la VDS.