Diverse organizzazioni hanno protestato questa mattina davanti al museo della FIFA a Zurigo.
ZURIGO - La FIFA deve tutelare maggiormente la comunità LGBT+ in Qatar. A meno di due settimane dai Mondiali, diverse organizzazioni hanno programmato per oggi a Zurigo una manifestazione davanti al museo della Federazione internazionale di calcio.
«In Qatar, le vite delle persone appartenenti alla comunità LGBT+ sono in pericolo, e la FIFA non fa nulla. È per questo che dobbiamo agire noi, come società civile e in qualità di tifosi», ha dichiarato in un comunicato odierno Justin Lessner, direttore della campagna di All Out, movimento globale in lotta per l'uguaglianza.
Nell'emirato, le norme dettate dal regime impongono alle coppie dello stesso sesso di reprimere ogni segno di affetto, costringendole a pernottare in stanze separate e ad apparire in pubblico in maniera "convenzionale", ricorda inoltre Roman Heggli, direttore generale dell'organizzazione Pink Cross.
La comunità LGBT+ svizzera si aspetta che la federazione calcistica internazionale faccia leva sulla leadership qatariota e che si impegni maggiormente a favore della fascia di popolazione interessata, avvalendosi della propria posizione. Non solo per intervenire sullo Stato del Qatar, ma anche per mostrarsi coerente con la propria politica, la quale promuove e sostiene apertamente i diritti umani a livello internazionale.
Per l'azione odierna davanti al museo con sede a Zurigo, lo slogan scelto è «FIFA: Let's kick away the hate! Score a goal for love and equality at the World Cup in Qatar!». («FIFA: Diamo un calcio all'odio! Segniamo un gol per l'amore e l'uguaglianza ai Mondiali di calcio del 2022 in Qatar!»).
La manifestazione è stata messa in atto dalle organizzazioni internazionali e nazionali All Out, Pink Cross, Transgender Network Switzerland (TGNS) e l'Organizzazione svizzera delle lesbiche (LOS).