Le chiamate al numero 147 di Pro Juventute sono salite del 34%
BERNA - Lo stress psicologico fra bambini e adolescenti è aumentato. Pro Juventute e l'insieme delle sezioni giovanili dei partiti hanno organizzato stamane un'azione speciale sulla Piazza federale per attirare l'attenzione dei poteri pubblici, in particolare dei cantoni.
Dalle prime ore del mattino, un telefono gigante è posato davanti a Palazzo federale per simboleggiare il forte incremento delle chiamate di consulenza al numero 147 di Pro Juventute. Nel corso degli ultimi due anni, queste sono aumentate del 34%, indica la fondazione in una nota.
Le sezioni giovanili di tutti i partiti presenti sul posto con Pro Juventute, hanno voluto così rendere attenti alla crisi multipla del momento e al suo impatto sulle giovani generazioni. La pandemia di coronavirus, la guerra in Ucraina e la crisi energetica influenzano lo sviluppo psichico di bambini e giovani.
Le consulenze per pensieri suicidi rimangono ad un livello elevato da sette a otto al giorno. Particolarmente allarmante è il fatto che gli interventi urgenti sono aumentati fortemente: a fine agosto, erano stati 100, a fronte degli 86 nello stesso periodo dell'anno scorso. Nel 2020, erano stati complessivamente 96.
«Per rispondere a questo disagio, il sistema di assistenza è sovraccarico« rileva Katja Schönenberger, direttrice di Pro Juventute. «Di conseguenza, l'attesa per una consulenza aumenta. È quindi più che necessario - ha rimarcato - portare un sostegno rapido ai servizi destinati a bambini e giovani, poiché hanno mezzi limitati».
Per Marc Rüdisüli, presidente Giovani del Centro «la politica non deve più voltare lo sguardo quando si tratta di salute psichica dei giovani». Questi ultimi «sono oggi confrontati ad uno stato di crisi permanente» replica Nicola Siegrist, presidente della Gioventù socialista (GISO). «Non possiamo continuare così» afferma Stephanie Gartenmann, membro della direzione dei Giovani UDC.