Si sciopera perché non è ancora stato trovato un accordo per il Contratto nazionale mantello, che scade a fine anno
ZURIGO - Stamane a Zurigo ha preso il via l'annunciato sciopero dei lavoratori edili: l'azione fa parte di un'ondata di proteste a livello nazionale nel contesto della rinegoziazione del Contratto nazionale mantello (CNM).
L'attuale CNM scade alla fine dell'anno. Malgrado le sei tornate di negoziati, i partner sociali non sono ancora riusciti a trovare un accordo. Un fallimento provocherebbe un vuoto contrattuale.
«I cantieri di tutto il cantone sono fermi dalle 6 del mattino», ha annunciato stamane il sindacato Unia in una nota. Con l'astensione dal lavoro i muratori vogliono difendersi dalle richieste eccessive dei capomastri e dalla pressione sempre maggiore sui cantieri.
I sindacati Unia e Syna hanno indetto una marcia dimostrativa che sfilerà nei pressi della sede della Società Svizzera degli impresari-costruttori (SSIC) di Zurigo: il corteo partirà alle 11.30. Questa settimana ci sono già state proteste di migliaia di lavoratori edili nella Svizzera Romanda, e hanno avuto luogo anche in Ticino.
La SSIC stima che questo sciopero violi l'obbligo di mantenere la pace del lavoro siccome è stato organizzato quando il settimo turno negoziale deve ancora svolgersi.