La ragazza è stata maltrattata da una coppia di Basilea. Non è la prima volta che succede in Svizzera.
BASILEA - Una paga misera di 300 franchi al mese. Un letto minuscolo nella camera dei bambini. Botte e pugni quando non puliva bene. Insomma, una situazione al limite della schiavitù. Questo è il racconto di una tata albanese assunta quando era ventenne da una coppia di Basilea. La ragazza ha provato a lamentarsi per gli abusi e per il misero compenso, ma si è vista anche sottrarre il passaporto. Il caso è ora all'esame del Tribunale penale di Basilea.
Una situazione di schiavitù - Per pochi soldi la ragazza doveva pulire l'appartamento della famiglia, prendersi cura dei tre bambini di due, cinque e nove anni, cucinare per tutti e fare il bucato. Nel caso in cui la coppia non era soddisfatta del risultato non ci pensava due volte a picchiarla.
«Picchiava i miei figli» - L'uomo e la donna di Basilea sono ora accusati di traffico di esseri umani, coercizione e violazione delle norme del lavoro. All'inizio dell'udienza principale avvenuta venerdì, i due hanno smentito le accuse. La ragazza ha diffuso bugie e ha persino picchiato i suoi figli, ha affermato in tribunale l'uomo di 38 anni.
Secondo la sua testimonianza, la coppia ha agito in buona fede. Volevano salvare la giovane da una situazione di maltrattamento. La ragazza, prima di giungere a Basilea, lavorava infatti ad Argovia. In una famiglia che anche la trattava male.
Non è il primo caso - Non è la prima volta che i media svizzeri raccontato storie di sfruttamento e schiavitù ai danni di ragazze proveniente dell’est Europa. Una situazione che va cambiata. Ma come è possibile evitare questi abusi in futuro?
La giovane donna ha dovuto abbandonare la scuola superiore in Albania per dare una mano ai suoi genitori. Ha ottenuto in seguito il lavoro da bambinaia tramite un'agenzia che le ha mostrato che in Svizzera gli incarichi di lavoro fino a tre mesi sono legali. Un aspetto che non corrisponde alla realtà. L'impiego di cittadini albanesi è soggetto ad autorizzazione in Svizzera. Tuttavia, capita spesso che le tate albanesi vengono sfruttate.