Il ragazzino stava partecipando alla Giornata del futuro, che promuove scelte professionali senza stereotipi di genere.
ÉPALINGES - Suo figlio stava partecipando alla Giornata del futuro e quelle foto tendevano a immortalare quel momento. Greta Kresta, di origine argentina e da nove anni in Svizzera, come ha confessato a 20Minuten, non si aspettava quella pioggia di critiche per avere ritratto il ragazzino (che frequenta le scuola elementari) con una piccola pila di asciugamani in mano.
La maggior parte dei messaggi denigratori è arrivata da account di persone residenti nel suo Paese di origine, quasi un linciaggio. Ma in Svizzera ogni anno si celebra un future-day che per sua peculiarità tende a escludere certi stereotipi di genere nella scelta di una professione o di un percorso formativo: così Greta, manager in un hotel a cinque stelle di Èpalinges, ha portato il piccolo sul luogo di lavoro e, come prevedono le "regole" di ingaggio della celebrazione, gli ha assegnato delle mansioni.
Pulizia del pavimento, riordino di lenzuola e teli da bagno, il piccolo è stato di volta in volta colto fotograficamente nel suo "operato": un paio di questi scatti su twitter e viene giù il finimondo di commenti. «Pulire i bagni in Europa. Buona fortuna», ha commentato qualcuno. «I bambini dovrebbero solo imparare o giocare», è stato il commento invece di un altro utente.
C'è chi affonda maldestramente il pensiero sulla tastiera parlando addirittura di «macabro piano per abusare sessualmente dei bambini». Non è il solo utente a spingersi oltre, ravvedendovi nel Future Day «un macabro piano per abusare sessualmente dei bambini».
Il tweet in lingua spagnola della mamma 46enne eppure specificava bene di cosa si stesse parlando: «Oggi è il giorno dell'anno in cui tutti i bambini in Svizzera di età compresa tra i dieci e i dodici anni, invece di andare a scuola, devono "lavorare" da qualche parte per imparare le professioni e il mondo del lavoro. L'ho portato in albergo, era già al servizio di pulizia, ora alla manutenzione e poi alla reception. Ci fa un sacco di domande».
Non è servito a molto mettere giù quel testo: «Chiamalo come vuoi ma quello è lavoro e i bambini non devono lavorare» scrive una persona.
Ma queste sono le dichiarazioni più morbide: altri si sono spinti a trovarci in quel tweet del "pane" per pedofili che «così soddisfano le loro inclinazioni». La risposta di Greta è lapalissiana: «Quando ho postato le foto, fatte nella Giornata del futuro, era per condividere qualcosa di bello, non per iniziare una polemica».
Fine del dibattito.