Disputa sul prezzo tra l'Ufficio Federale di Sanità Pubblica e Astrazeneca e alla fine i vaccini non saranno utilizzati.
BERNA - L'idea era quella di fare come nel Regno Unito: una massiccia campagna di vaccinazione antinfluenzale riservata ai bambini da realizzare affidandosi non alla solita punturina intramuscolare ma a uno spray nasale. Contatti avviati con Astrazeneca, «assenso verbale da parte dell'Ufsp» stando a quanto dichiarato a 20Minutes da un portavoce della società farmaceutica, poi una trattativa difficile - sempre secondo le informazioni riferite dal quotidiano - complica le cose e la disputa economica fa saltare il banco. Dal sì iniziale si passa a un "anzi no" perché la campagna su vasta scala non si farà.
Intanto però la spedizione di 10mila spray antinfluenzale era già stata completata e il carico aveva già raggiunto i depositi del Cantone, dove sono stati stoccati per rimanerci a lungo visto il dietrofront di Berna.
«L'UFSP ha ripetutamente espresso interesse per un programma di vaccinazione basato sul modello britannico e ha fornito garanzie verbali che avrebbe introdotto il vaccino rapidamente e senza complicazioni».
Ma le cose sono andate diversamente: le buone intenzioni sanitarie di imitare il modello di immunizzazione britannico spray (dove il 60% dei bambini riceve una dose da un nebulizzatore) sono tramontate dentro i listini. Adesso - riporta ancora 20 Minutes - sembra che tutto sia nelle mani di Swissmedic. In Svizzera l'influenza costa 300 milioni di franchi l'anno.