Diversi membri del Consiglio consultivo hanno ufficializzato le dimissioni. L'organizzazione si trova ora a un bivio
BERNA - L'associazione Amici della Costituzione è confrontata a una nuova ondata di dimissioni. In seguito alla perdita di tutti i suoi principali leader ancora attivi sta valutando la possibilità di sciogliersi.
A causa di differenze inconciliabili all'interno del comitato, la co-presidente Prisca Guanter, Christina Rüdiger, Agnes Aedo, Sandro Meier e Oliver Martin si dimetteranno dai loro incarichi il 18 novembre, ha annunciato stasera l'associazione in una nota. Lo stesso vale per i membri del Consiglio consultivo Marion Russek e Timon Boehm.
Dopo queste partenze il comitato dell'associazione avrà solo tre membri e non soddisferà più i requisiti statutari. Le opzioni sono due: o si tengono nuove elezioni o si scioglie l'associazione in occasione di un'assemblea generale straordinaria.
«Alla luce delle esperienze passate, sembra ragionevole sciogliere l'associazione», scrive il comitato. Esso propone di dividere equamente il capitale rimanente tra altre cinque associazioni per i diritti civili «intatte», al fine di garantire che «il denaro dei membri sia utilizzato per la causa che stanno difendendo». Le cinque associazioni sono Aktionsbündnis Urkantone, Lehrernetzwerk, Aufrecht Schweiz, Juristenkomitee e Aletheia.
I responsabili degli Amici della Costituzione sono ansiosi di vedere «come si svilupperà il movimento svizzero per i diritti civili». L'associazione, fondata nel luglio 2020, ha partecipato al lancio dei due referendum contro la legge Covid-19 e contro la legge sul terrorismo.