«Lo trovo fantastico, se qualcuno mi deruba ho comunque i soldi con me», così il 22enne zurighese Gian-Andrea Huonder
ZURIGO - Prelevare contante è scomodo? Tirare fuori la carta di credito non è pratico? Ora si può pagare contactless con un microchip impiantato sotto la pelle. E in Svizzera i giovani paperoni stanno già cavalcando il trend, tra lo stupore di negozianti e ristoratori.
Tra di loro, riporta il Blick, c’è il 22enne zurighese Gian-Andrea Huonder: «Penso sia fantastico perché se mi dovessero rubare tutto durante le vacanze, ho ancora i miei soldi con me». Il suo chip, che funziona con un sistema pre-paid e usa la tecnologia NFC, lo stesso sistema di pagamento contactless presente negli smartphone, è stato impiantato nella sua mano dal chirurgo estetico Christian Köhler.
Köhler ha pubblicizzato la procedura anche sul profilo Instagram del suo studio medico, attirando una pioggia di critiche. «Vergognatevi per aver sostenuto qualcosa di così di disumano», scrive un’utente. «Siete malati», scrive un altro.
«Il progetto è stato sviluppato con un’azienda di Zugo», si giustifica il chirurgo, specificando che «chi si fa impiantare un chip NFC lo fa in maniera volontaria». «Alcuni appassionati di tecnologia di grande successo sono venuti da me chiedendo d'impiantare questi chip», spiega. La procedura non ha in realtà un costo strabiliante, bastano 500 franchi a persona, ma l’acquisto del chip, la cui grandezza è simile a quella di un chicco di riso, va fatto separatamente e ha un prezzo che si aggira intorno ai 300 franchi.
Se programmato a tale scopo, questo tipo di chip può infine essere utilizzato, oltre che per i pagamenti, anche per aprire la porta di casa o del garage, come una vera e propria chiave.
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