Le sanzioni totali sono state 1701, corrispondenti a 128mila euro.
COMO - In testa ci sono i tedeschi con quasi 3mila multe ricevute, di cui quasi 2400 non saldate. Gli svizzeri, invece, in questa speciale “graduatoria” delle contravvenzioni ricevute e non pagate sono al terzo posto. I dati, riportati da La Provincia, si riferiscono al Comune di Como e abbracciano un lasso di tempo lungo 12 mesi, da ottobre 2020 a ottobre 2021.
Nello specifico, i cittadini rossocrociati (verosimilmente in buona parte ticinesi), hanno ricevuto 1701 multe (cioè il 17,11% del totale), corrispondenti a 128mila euro. La maggioranza è ancora in debito con il municipio italiano: il 53% (900) non ha infatti pagato, mentre il 44,7% lo ha fatto. In 31 casi non è stato possibile rintracciare le persone, mentre sono una decina i ricorsi inviati al prefetto. Facendo due conti, sono 67840 gli euro che mancano. Vale la pena precisare che si tratta delle sanzioni inviate per posta e non quelle, ad esempio, pagate direttamente alla Polizia locale al momento della violazione del codice della strada.
Quando si vede arrivare una sanzione estera in posta c'è sempre in un cassetto della mente l'idea di non pagarla. Però, l’idea potrebbe costare caro.
Sul sito della Fedpol viene spiegato come non esista «alcun accordo tra l’Italia e la Svizzera che disciplini la materia delle multe. Ciononostante, le multe inflitte in Italia vanno pagate rigorosamente entro i termini stabiliti visto che l’Italia applica tasse d’ingiunzione molto elevate».
Nei mesi estivi, il sindaco di Como Alessandro Rapinese aveva promesso l’istituzione di un carro attrezzi dedicato alle auto con targa rosso crociata parcheggiate in maniera indisciplinata. Un’uscita che aveva inevitabilmente portato a polemiche. Oggi, al netto delle rimozioni registrate in questi mesi, non risulta esserci un mezzo di rimozione esclusivo per chi viene da Nord.