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BASILEA CITTÀ«Sono estremamente triste. Stava solo facendo il suo lavoro»

19.11.22 - 16:09
C'è costernazione e preoccupazione tra i colleghi del tassista ucciso a Basilea.
20min/Lena Wilczek
Fonte Y. Bartal, T. Obrecht
«Sono estremamente triste. Stava solo facendo il suo lavoro»
C'è costernazione e preoccupazione tra i colleghi del tassista ucciso a Basilea.

BASILEA - «È estremamente triste venir strappati della propria vita in questo modo: stava solo facendo il suo lavoro».

C'è tanta sofferenza e costernazione tra i colleghi del tassista basilese che, ieri sera, è stato ucciso con un'arma da taglio da uno sconosciuto. 

A proposito della vittima, è emerso che si tratta di un 49enne di origine turca considerato dai colleghi «un tranquillo padre di famiglia», morto dopo essere stato accoltellato, presumibilmente da un cliente, a seguito di una discussione. A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione dei soccorritori giunti sul posto.

«Non è una sorpresa»
Il fatto che il 49enne sia morto in questo modo rende i suoi colleghi tristi e arrabbiati. Sono tutti d'accordo su due questioni: che la tragedia è grande, ma anche che non è del tutto una sorpresa. «Non potete immaginare quanta negatività affrontiamo regolarmente noi tassisti. Se ne avessi la possibilità, smetterei di guidare il taxi», racconta J.G.* (45 anni) a 20 Minuten.

Theodoros Giourkas (56) guida un taxi da oltre 20 anni, ma anche lui se potesse, smetterebbe. Più volte si è infatti ritrovato nella pericolosa situazione che qualcuno non volesse pagare dopo la corsa. «Ma per 20 franchi non vale la pena rischiare di rincorrere la persona o denunciarla. Se non hai soldi, dimmelo prima, se sei gentile ti accompagno lo stesso».

«Ho smesso di lavorare di notte»
Anche Tuana Maruf (42 anni) si lamenta delle pessime condizioni di lavoro, tanto che ora ha smesso del tutto di lavorare di notte. «Soprattutto di notte, quando le persone hanno consumato qualcosa, la situazione è piuttosto pericolosa. È grave».

George Botonakis, dell'Associazione dei taxi di Zurigo è preoccupato. Seppur quello del tassista sia considerato un lavoro sicuro, «ci sono sempre discussioni verbali, soprattutto di notte con gli ubriachi». Fortunatamente, però, la maggior parte dei tassisti è capace di gestire il tutto. Anche le rapine sono sempre meno, perché non ci sono più tanti contanti nei loro veicoli.

L'autore è ancora in fuga
La polizia, nel frattempo sta ancora cercando il colpevole dell'accoltellamento. Si tratta di un uomo alto circa 175-180 cm; parla svizzero tedesco e ha i capelli corti. La sera del crimine indossava abiti scuri, scarpe da ginnastica e aveva uno zaino.

Le persone che possono fornire informazioni rilevanti sono pregate di contattare il Ministero pubblico o la polizia cantonale di Basilea Città. 

*Nomi noti alla redazione.

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COMMENTI
 

dan007 1 anno fa su tio
Povero che fine orrenda c’è troppa violenza Nel mondo oggi occorrono tassisti con posto di guida protetto da cabina

skypuma 1 anno fa su tio
La giustizia e lo stato non ci proteggono abbastanza contro le persone violente! Esempio: se una persona viene accusata di tentato omicidio, riceve una pena nettamente inferiore a chi commette un omicidio! Secondo me è sbagliato, dovrebbe ricevere esattamente la stessa pena.Il fatto che non sia, per fortuna, riuscita a portare a termine i suoi piani non la rendono meno pericolosa. E poi, chi ha pianificato un omicidio merita il carcere a vita, se za nessuna scusante!

Elisa_S 1 anno fa su tio
Di questo passo sarà comprensibile che i tassisti tengano una pistola nel cruscotto. Io francamente ci penserei.

Elisa_S 1 anno fa su tio
Povero uomo. Una vita tolta e più vite distrutte per colpa di una sola e ignobile e schifosa persona. E una cosa bruttissima.
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