Un sondaggio svela chi sono gli acquirenti che più prediligono i veicoli che non inquinano.
BERNA - Non si tratta solo di certe inclinazioni di preferenza o propensione ma di una vera e propria interazione con il mercato. Tradotto: mettere mano al portafogli. I giovani, oltre a dichiarare nei sondaggi la propria simpatia per i veicoli non inquinanti, fanno seguire questo orientamento con l'atto pratico: si presentano nelle concessionarie e comprano.
È uno studio pubblicato oggi dal Touring club svizzero (TCS) a portare in risalto questa tendenza. La minaccia di una carenza di energia non ha comportato un indebolimento della volontà di acquisto di un veicolo elettrico, soprattutto fra i più giovani, che sono decisi a voler puntare sempre di più su vetture di questo tipo.
Alla fine di ottobre, in Svizzera «la quota di mercato di questi veicoli ammontava al 49,4%» si legge in una nota odierna. Circa un quarto (24%) delle persone interrogate ha affermato di essere influenzato nella propria mobilità dai prezzi dei carburanti.
Sono piuttosto le giovani generazioni a dirsi pronte ad acquistare un veicolo di questo tipo, per poi farlo veramente (quasi il 50% di tutte le persone interrogate). Si constata pure un divario tra le generazioni per quanto riguarda le condizioni quadro. Quella più giovane attende dal mondo politico maggiori incentivi, in particolare finanziari, tanto che il 26% degli interrogati si è detta favorevole a un cofinanziamento delle stazioni di ricarica, mentre il 34% piuttosto favorevole.
Cosa invece ne frena l'acquisto? «I tre principali motivi contro l'acquisto di un veicolo elettrico restano il prezzo d'acquisto elevato (40%), l'autonomia ridotta (35%) e il numero insufficiente di stazioni di ricarica (33%)» rileva il sondaggio. «Sono seguiti da vicino dalla minaccia di una penuria di elettricità (32%) e dall'elevato costo di quest'ultima (28%)».