È quanto emerge da una ricerca dell'università di scienze applicate di Zurigo ZHAW
BERNA - Quasi la metà degli adolescenti ha già subito molestie sessuali online almeno in un’occasione: il 28% in più rispetto al 2014.
È quanto emerge dallo studio denominato JAMES 2022, condotto regolarmente (a cadenza biennale) dall’Università di Scienze applicate di Zurigo (ZHAW) e da Swisscom. La ricerca indaga sull’uso dei media da parte di circa 1'000 adolescenti di età compresa tra i 12 e i 19 anni.
Tra i risultati che spiccano maggiormente il fatto che il 50% degli adolescenti sia stato già vittima (almeno una volta) di molestie sessuali online. A tal riguardo, sono soprattutto le ragazze a essere molestate sessualmente su internet (60%). Tra i ragazzi, la percentuale è stata del 33%.
Inoltre, poco meno della metà delle adolescenti intervistate ha dichiarato di essere già stata invitata, in un’occasione, a inviare foto erotiche di sé da una persona sconosciuta.
Parola chiave: prevenzione
Protezione dell'infanzia Svizzera sottolinea quindi l'importanza di rafforzare i bambini e gli adolescenti, mettendo a disposizione dei servizi di formazione.
«È sempre ancora un tabù il fatto che la violenza sessualizzata sia ampiamente diffusa anche nella società. Ecco perché occorre parlare e fornire informazioni in merito a tale fenomeno», ha scritto l'associazione in un comunicato.
L'organizzazione ha in tal senso lanciato il programma di prevenzione "Il mio corpo mi appartiene!". Si tratta di un'offerta a tre livelli, destinata agli asili e alle scuole, con la quale i bambini vengono educati con messaggi adeguati all’età e resi sistematicamente più forti.
Ad esempio, nell’offerta «Love Limits», gli adolescenti si confrontano con diversi aspetti delle relazioni interpersonali, sia nel mondo reale che in quello virtuale. «Imparano a riconoscere e a porre dei limiti, ma anche ad accettarli». Ma il programma si rivolge anche agli adulti: «L’educazione e la prevenzione della violenza sessualizzata sono responsabilità degli adulti: il loro coinvolgimento è quindi una componente centrale del programma».
clickandstop.ch
Protezione dell'Infanzia ricorda poi il portale clickandstop.ch, con cui si può affrontare globalmente la tematica e la problematica della pedocriminalità.
Si tratta di uno sportello di segnalazione per rendere noto, in modo semplice e anonimo, URL e domini con contenuti pedocriminali. Al tempo stesso, clickandstop.ch offre informazioni e consulenza anche a chi si rivolge allo sportello chiedendo aiuto su temi come le molestie sessuali online, il cybermobbing e il cybergrooming. «Assicuratevi che i contenuti pedocriminali siano cancellati da internet il più velocemente possibile segnalandoli», ha concluso l'associazione.