Il Consiglio federale intende dare un giro di vite nella lotta contro l'inquinamento acustico.
Tra gli osservati speciali c'è anche il cosiddetto tuning, ovvero la modifica di un veicolo rispetto agli standard.
BERNA - Sanzioni più severe per chi fa rombare eccessivamente il motore senza motivo oppure ha apportato alcune modifiche al suo veicolo (tuning). Il Consiglio federale ha posto oggi in consultazione fino al 23 marzo queste e altre misure per lottare contro l'inquinamento acustico prodotto inutilmente dal traffico.
Il diritto vigente impone già ai conducenti di astenersi dall'arrecare qualsiasi disturbo evitabile alla collettività, prevedendo quindi la possibilità di denunciare chi causa rumore superfluo con il proprio mezzo, ricorda il Governo in una nota.
La revisione amplia e modernizza l'elenco di manovre considerate fonte d'inquinamento acustico, che saranno sanzionabili ovunque e a qualsiasi ora. Per consentire la perseguibilità di queste infrazioni così come delle manomissioni con effetto sulla rumorosità, sono state definite nuove fattispecie soggette a multe disciplinari.
Il Governo propone inoltre la possibilità di revocare la patente per almeno un mese: tale misura sanzionatoria non scatterebbe tuttavia alla prima contravvenzione, per la quale è previsto solo un ammonimento, ma qualora venisse commessa una seconda infrazione nell'arco di due anni.
Altra novità al vaglio, il divieto di montare su veicoli quali le moto silenziatori di ricambio che producono emissioni sonore superiori a quelle dei componenti originali. Analogamente, sarà vietato immatricolare in Svizzera i mezzi con suddetta modifica. Si potranno inoltre disporre collaudi periodici straordinari per i veicoli sui quali, nel corso di controlli, siano state ripetutamente riscontrate manomissioni con incidenza sulla rumorosità.
La revisione crea pure i presupposti normativi per consentire alla Confederazione di cofinanziare l'intensificazione volontaria delle verifiche cantonali sul rumore stradale. Sono stati esaminati aspetti tecnici e giuridici relativi all'impiego di rilevatori acustici, ma per ora non è possibile effettuare previsioni né sull'eventuale disponibilità di apparecchi affidabili né su ipotetiche tempistiche.