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Creano avatar, scrivono tesi di laurea e applicazioni, danno consigli d'amore e imparano in continuazione
BERNA - Che si tratti di Tiktok, Instagram o Twitter, il tema dei social media in questo momento è uno solo: l'intelligenza artificiale (AI). Il merito è di nuove app e programmi che portano l'intelligenza artificiale a un livello mai sperimentato prima.
L'app Lensa, ad esempio, genera decine di immagini avatar in vari stili a partire da pochi selfie e ha scatenato un enorme clamore su Internet. Non solo alcune immagini sono estremamente realistiche, ma rendono anche più attraenti le persone comuni, come supereroi o personaggi dei fumetti.
Ma il chatbot GPT3 è davvero rivoluzionario. Scrive lettere di candidatura o piani aziendali, risolve problemi aritmetici, dà consigli per la vita sentimentale e fornisce ricette di cucina, il tutto in pochi secondi. Il bot risponde a tutte le domande e può discutere per ore. Nel processo, ricorda tutti gli input e impara costantemente. I professori non possono più distinguere tra le tesine di scienze sociali di livello master scritti dal bot e quelle scritte dai loro studenti.
Queste nuove tecnologie affascinano gli utenti, ma suscitano anche timori per il futuro. Che si tratti di esperti di marketing, pianificatori di viaggi, insegnanti, specialisti IT o addirittura psichiatri: hanno tutti provato la nuova AI e sono stupiti di riferire a Tiktok ciò che è in grado di fare. E sono tutti convinti che questo cambierà per sempre il loro lavoro o li renderà completamente superflui.
«Le intelligenze artificiali si stanno sviluppando rapidamente»
Marc Pouly, co-responsabile del gruppo di ricerca sull'intelligenza artificiale dell'Università di Scienze Applicate e Arti di Lucerna, si occupa da anni di ricerca sull'intelligenza artificiale. «Entriamo già in contatto con l'AI decine di volte al giorno. Ma non avrei mai immaginato sei mesi fa che le prestazioni dei nuovi modelli GPT3 mi avrebbero impressionato così tanto».
Spiega così i progressi: «Tutta l'intelligenza artificiale si basa sui dati. Poiché dall'invenzione degli smartphone la quantità di dati che produciamo ogni giorno e che conserviamo da qualche parte sta crescendo in modo esponenziale, anche le possibilità dell'AI si stanno sviluppando rapidamente».
L'AI è caratterizzata dal fatto di essere in grado di apprendere. «Sono sistemi che ricevono input e generano output rilevanti per l'utente», spiega Christoph Heitz, che conduce ricerche su questo tema presso lo ZHAW. La base è costituita da grandi quantità di dati: «Un AI studia il maggior numero possibile di casi, ad esempio situazioni in cui qualcuno ha preso una certa decisione e analizza se questa è andata bene o male. In questi dati, cerca gli schemi che hanno portato a un buon risultato e li utilizza per le decisioni future». Quindi, secondo Heitz, i programmi sviluppano un senso per le buone decisioni, per così dire.
Per Pouly è quindi chiaro: «Dopo Internet e gli smartphone, i sistemi di intelligenza artificiale sono la prossima rivoluzione tecnologica. Daranno forma alla nostra vita quotidiana come nessun'altra tecnologia attualmente».
«L'intelligenza artificiale influenza la realtà delle nostre vite»
Christoph Heitz, ricercatore di AI presso l'Università di Scienze Applicate di Zurigo, aggiunge: «Poiché in molti settori sono ormai disponibili dati sufficienti, questi sistemi arrivano sul mercato praticamente ogni ora e influenzano la realtà delle nostre vite». Heitz cita alcuni esempi: «Le compagnie di assicurazione lasciano che le AI valutino il rischio individuale dei loro clienti. Le AI analizzano i modelli di malattia e vengono utilizzate per la prevenzione precoce. I fitness tracker analizzano i nostri dati di allenamento per creare piani di allenamento migliori».
Secondo i ricercatori, le possibilità di applicazione future sono, per così dire, illimitate. «Ovunque siano disponibili dati, l'intelligenza artificiale può consigliarci decisioni», afferma Heitz. Se l'intelligenza artificiale sa cosa ho comprato e mangiato, può dirmi cosa comprare. Può consigliarmi hotel, vestiti e altri prodotti. L'intelligenza artificiale può anche rivoluzionare la ricerca di un nuovo lavoro o di un partner, e in alcuni casi lo sta già facendo.
«L'intelligenza artificiale prenderà decisioni che non sarebbero possibili per gli esseri umani»
Ma non è tutto: «Se si alimenta un AI con le esperienze e le decisioni di un milione di vite umane, sarà in grado di prendere decisioni che non sarebbero possibili per gli esseri umani, perché non avranno mai il tempo e la capacità di incorporare tutte queste esperienze in una decisione», afferma Heitz. Pouly si spinge addirittura oltre: «Sono convinto che solo con l'aiuto dell'intelligenza artificiale potremo risolvere i problemi veramente grandi, come la fame nel mondo o la crisi climatica».
L'unica grande limitazione, secondo Heitz, è che l'intelligenza artificiale può imparare solo dal passato. In un certo senso, un AI riproduce il passato, anche con tutte le conseguenze negative: «Se in passato ho mangiato cibo spazzatura, un AI mi suggerirà di comprare altro cibo spazzatura».
Per i ricercatori è chiaro: «Ci stiamo dirigendo verso un mondo in cui sempre più decisioni in tutti i settori della vita saranno prese dalle AI - e meglio di quanto avrebbero potuto fare gli esseri umani». Ma Heitz conclude: «Il semplice apprendimento dai dati e dai modelli storici non sarà in grado di sostituire gli esseri umani. La vera intelligenza umana consiste nel soppesare le cose e prendere le decisioni giuste, anche in situazioni mai esistite prima».
