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SVIZZERA / PERÙTuristi bloccati a Machu Picchu: «Ci sono anche degli svizzeri»

16.12.22 - 19:32
L'ambasciata elvetica a Lima ha segnalato la presenza sul posto di una decina di connazionali. Il DFAE: «Seguiamo da vicino la situazione».
KEYSTONE/PHOTOPRESS-ARCHIV/STR (STR)
Fonte ats
Turisti bloccati a Machu Picchu: «Ci sono anche degli svizzeri»
L'ambasciata elvetica a Lima ha segnalato la presenza sul posto di una decina di connazionali. Il DFAE: «Seguiamo da vicino la situazione».
Le proteste di questi giorni hanno gettato il Perù nel caos, bloccando pure il servizio ferroviario.

LIMA - Anche una decina di svizzeri risultano fra le diverse centinaia di turisti stranieri bloccati a Machu Picchu in seguito al blocco del servizio ferroviario a causa delle proteste che in questi giorni creano caos in Perù.

L'ambasciata svizzera a Lima è a conoscenza di una decina di cittadini svizzeri che si trovano attualmente ad Aguas Calientes, vicino a Machu Picchu, riferisce oggi il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

L'ambasciata è in contatto con loro e con gli altri cittadini svizzeri che si trovano attualmente in Perù e che si sono regolarmente registrati presso l'ambasciata, scrive il DFAE in una risposta inviata all'agenzia Keystone-ATS. L'ambasciata elvetica è anche in contatto con le autorità locali.

Il DFAE dice poi che dall'inizio dei disordini segue da vicino la situazione legata alla crisi politica e sociale in Perù. La hotline del ministero degli esteri ha ricevuto una trentina di richieste relative alla situazione nel Paese andino. La maggior parte riguardava persone che vi avevano pianificato un viaggio nell'immediato futuro. Il DFAE ricorda che i cittadini svizzeri in Perù sono tenuti a seguire le istruzioni delle autorità locali.

L'ex presidente trasferito nel carcere di Barbadillo
L'ex presidente peruviano Pedro Castillo è stato trasferito la notte scorsa nel carcere di Barbadillo, che si trova nel distretto di Ate in provincia di Lima, dove in linea di principio dovrà trascorrere i 18 mesi di custodia cautelare disposti per lui ieri sera dal Tribunale per le indagini preliminari per le accuse di ribellione, cospirazione, abuso di autorità e grave perturbazione dell'opinione pubblica.

Secondo le informazioni diffuse dalla tv Latina, Castillo è stato messo a disposizione del personale dell'Istituto penitenziario nazionale (Inpe) che ha provveduto al suo trasferimento sotto scorta in una cella della prigione dove sconta una lunga condanna anche l'ex presidente Alberto Fujimori, e dove potrebbe restare fino a giugno 2024. La difesa dell'ex capo dello stato ha annunciato che presenterà un ricorso per la sentenza pronunciata dal giudice Juan Carlos Checkley.

Si inasprisce il bilancio
Non cessano le proteste ad Ayacucho, capoluogo dell'omonimo dipartimento nel centro del Perù, dove continuano gli scontri tra manifestanti, che chiedono le dimissioni della presidente Dina Boluarte e lo scioglimento del Parlamento, e forze dell'ordine che hanno portato oggi alla morte di un giovane. Lo riferisce il quotidiano La Republica. A quanto risulta, precisa il giornale, il giovane stava soccorrendo una persona ferita all'esterno dell'aeroporto cittadino, quando è stato colpito da un «proiettile vagante».

Gli incidenti ad Ayacucho hanno avuto nelle ultime 24 ore un bilancio di otto morti e 52 feriti portando a 20, segnala la radio RPP di Lima, il bilancio generale delle persone decedute dal giorno dell'arresto dell'ex presidente Pedro Castillo. La distribuzione territoriale delle vittime fatali durante le proteste è il seguente: otto ad Ayacucho, sei a Apurimac, tre a La Libertad, e una ciascuno ad Arequipa, Huancavelica e Junin. Questo nonostante che tre giorni fa sia stato imposto lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale e ieri il coprifuoco in 15 province.

 

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COMMENTI
 

cle72 2 anni fa su tio
Certo che andare in questo periodo in quei posti bisogna essere proprio pichu 😁

Axio 2 anni fa su tio
Risposta a cle72
Certo che queste vacanze durano di solito 3-4 settimane e la rivolta è scoppiata da meno di 1 Accendere il cervello?

cle72 2 anni fa su tio
Risposta a Axio
La rivolta è scoppiata solo ora, ma i sentori e il pericolo era palpabile. Basta seguire le politiche e le notizie estere. Cervellone
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