I soli investimenti per le stazioni dovrebbero raggiungere il mezzo miliardo di franchi in sei-sette anni, secondo Vincent Ducrot
BERNA - L'attrattiva delle FFS deve essere accresciuta. Il loro direttore, Vincent Ducrot, punta sull'ammodernamento delle piccole stazioni, e in particolare delle toilette, ma anche su un'offerta più flessibile e densa dei trasporti, ad esempio in funzione della meteo.
I soli investimenti per le stazioni dovrebbero raggiungere il mezzo miliardo di franchi in sei-sette anni, afferma il Ceo dell'ex regia federale in un'intervista pubblicata oggi dalla NZZ am Sonntag. Le stazioni «devono diventare più accoglienti e pulite; i passeggeri devono sentirsi di nuovo a proprio agio», aggiunge.
Per rendere le ferrovie più attraenti, le FFS amplieranno anche l'offerta di servizi. «In futuro, il treno dovrebbe diventare un grande sistema di rete celere», un po' sul modello dei convogli Tilo al sud delle Alpi, ma con un traffico molto più intenso. «Per questo motivo quest'anno bandiremo una gara d'appalto per sistemi di scambio digitali». Tuttavia, ci vorranno dai dieci ai quindici anni per la realizzazione del progetto, avverte.
Rispondere alle nuove abitudini - Sono in corso test di un nuovo programma di pianificazione dei percorsi. «Garantisce che ogni viaggio sia pianificato in un unico processo, dalla prenotazione della linea all'orario di partenza corretto, fino alla programmazione degli scambi», spiega Ducrot. Il costo è stimato, anche in questo caso, in mezzo miliardo di franchi.
Intervistato dal romando Le Matin Dimanche, il friburghese rileva che le FFS hanno recuperato il 90% dei pendolari del periodo precedente al Covid-19. Ma il traffico per il tempo libero è superiore a quello del 2019, aggiunge. «Le abitudini stanno cambiando: le persone viaggiano meno per lavoro e più per svago. Le FFS devono stare al passo con le tendenze del mercato. Ciò significa, ad esempio, la realizzazione di un maggior numero di collegamenti a breve termine in occasione di grandi eventi o in caso di bel tempo», spiega alla NZZ am Sonntag.
Lo sviluppo dell'offerta ferroviaria non è tuttavia garanzia di comfort in ogni momento, avverte Ducrot sul domenicale svizzero tedesco. «Nessun sistema di trasporto può essere progettato per coprire sempre i picchi di traffico. Bisogna accettare il fatto che ci siano affollamenti e che a volte si debba stare in piedi in treno», dice.