Cerca e trova immobili

SVIZZERACome essere convincenti al prossimo colloquio di lavoro

03.01.23 - 19:30
Vuoi cambiare? È il momento giusto per provarci. Dal CV all'abbigliamento: degli esperti spiegano come fare centro al primo colpo.
Screenshot Trainspotting
Come essere convincenti al prossimo colloquio di lavoro
Vuoi cambiare? È il momento giusto per provarci. Dal CV all'abbigliamento: degli esperti spiegano come fare centro al primo colpo.

Sondaggio

Caricamento in corso ...
Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

ZURIGO - Gli abbandoni degli apprendistati sono in aumento e fanno registrare numeri da record. Molti giovani, insoddisfatti dalla prima esperienza lavorativa, scelgono di cambiare rotta.

I motivi possono essere molteplici: la scelta della professione sbagliata, un ambiente di lavoro tossico o la scarsa considerazione che viene data alle idee del lavoratore.

Con il nuovo anno, non solo tra i giovani, ma anche negli adulti può nascere il desiderio di lanciarsi in una nuova sfida professionale. Secondo l'esperto del personale Matthias Mölleney, è il momento migliore per pensare a un cambiamento: «Il mercato del lavoro è attualmente molto favorevole per il lavoratore. Il numero di posti vacanti è alto, la disoccupazione è bassa». Per le persone in cerca di lavoro questo si traduce in una minor concorrenza: «È un buon momento se si vuole cambiare carriera».

Competenza, esperienza e personalità sono ciò che conta

Tuttavia, se si vuole fare centro, occorrono dei requisiti minimi. Sicuramente sono indispensabili un curriculum e una lettera di presentazione senza errori ortografici e grammaticali e con un testo ben strutturato. La lettera di presentazione deve indicare chiaramente il valore aggiunto che si pensa di poter offrire all'azienda, così come le conoscenze e le esperienze personali. È essenziale seguire la descrizione dell'offerta di lavoro, ma non troppo da vicino. «Non bisogna ricalcare le frasi o cambiarle in prima persona. Ma ha senso utilizzare parole chiave importanti e metterle in relazione con le proprie esperienze. È necessario che la lettera contenga componenti personali ed emotive. Le lettere di candidatura, infatti, spesso mancano di individualità». Secondo l'esperta di risorse umane Ursula Bergundthal, occorre anche essere il più specifici possibile: «Se riuscite a dimostrare le vostre competenze con esempi concreti, questo è di grande aiuto».

Per Bergundthal, il CV è ancora più rilevante della lettera di presentazione. Anche in questo caso ci sono degli standard: una foto professionale e un CV chiaro e visivamente accattivante. Se non siete sicuri della foto, dovreste mostrarla a diverse persone e chiedere la loro impressione. «Il curriculum e la lettera di presentazione non devono in alcun modo contraddirsi».

La fiducia in se stessi è auspicabile, ma bisogna essere onesti. Se si ostenta l'ottima conoscenza di una lingua e non corrisponde al vero, ciò salterà fuori al più tardi durante il colloquio. «Se il selezionatore inizia improvvisamente a parlare in quella lingua si viene smascherati all'istante».

Il dress code e le classiche domande da colloquio

Secondo Mölleney, prepararsi per il colloquio è essenziale. «Non c'è niente di più imbarazzante che candidarsi per un lavoro e non conoscere la visione, la strategia e l'orientamento di un'azienda». Per Ursula Bergundthal, bisogna anche essere pronti ad affrontare ogni tipo di domanda. Un classico: «Dove ti vedi tra cinque anni?». Anche se ormai molte aziende ne fanno a meno, questa domanda si ripropone sempre. E le risposte possono essere differenziate. «Ma è importante che il selezionatore percepisca che voi pensate in modo orientato al futuro e riflessivo», spiega la selezionatrice. Un'altra domanda che si ripropone continuamente: «Quali sono i vostri punti di forza e di debolezza?». Secondo Mölleney, anche in questo caso esiste una strategia: «Bisogna concentrarsi soprattutto sui propri punti di forza ed essere in grado di parlarne molto bene e con esempi».

Analogamente alla lettera di candidatura, anche l'abbigliamento deve essere adeguato all'azienda. «Se tutti indossano jeans e scarpe da ginnastica, allora non è il caso di presentarsi al colloquio in giacca e cravatta», sottolinea Mölleney. Bergundthal va ancora più sul concreto: «Vestitevi un po' meglio di come farete per andare al lavoro».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE