Le scarse nevicate e le temperature stanno mettendo in difficoltà i comprensori sciistici svizzeri. E c'è chi corre ai ripari
BERNA - A causa della persistente mancanza di neve, alcune stazioni sciistiche stanno facendo ricorso a misure drastiche. Come riporta il media online "Hauptstadt", il comprensorio di Gstaad ha deciso di far cadere la neve non dal cielo, ma da un elicottero.
Le consegne degli ambiti fiocchi nella stazione a valle di Oeschseite hanno lo scopo di garantire che la pista di collegamento tra Zweisimmen e Saanenmöser possa essere mantenuta aperta.
Normalmente la neve necessaria per riempire le buche delle piste viene spinta dai battipista. Poiché l'attrezzatura pesante non può essere utilizzata sul sottile manto nevoso, Gstaad ha sperimentato l'uso dell'elicottero. «Ma questo tentativo non ha funzionato», ha ammesso il CEO Matthias In-Albon. La quantità di neve trasportabile per volo era troppo esigua e il carico e lo scarico erano troppo complicati.
Ora, dopo che dipendenti intraprendenti hanno saldato un raccordo per collegare la pala di un trattore ai veicoli, la neve viene spostata di nuovo con i battipista. Finora tutte le piste principali sono state mantenute aperte. Tuttavia, i "soccorsi" sono arrivati troppo tardi per la pista di collegamento sopra citata. Per questo ieri è stata chiusa agli appassionati di sport invernali.
Preoccupazioni per le gare - Sempre nell'Oberland bernese, c'è preoccupazione ad Adelboden e Wengen, che nella prossima fine di settimana e in quella seguente dovrebbero accogliere le gare di sci sulle mitiche piste del Chuenisbärgli e del Lauberhorn. Le immagini relative ad Adelboden pubblicate dal Blick mostrano una lingua di neve attorniata da verdi praterie. Intervistato dalla RSI, il responsabile FIS delle prove maschili Markus Waldner si è però mostrato fiducioso, anche se un piano B - pista accorciata o modificata - è già pronto.
Neve? Poco e niente - A causa della scarsità di neve la metà degli impianti di risalita svizzeri sono attualmente fermi. Lo indica il Bollettino neve pubblicato da Svizzera Turismo relativo a 221 stazioni sciistiche, che rimangono tuttavia fiduciose.
Senza sorprese, sono gli impianti situati alle quote più basse ad essere chiusi, in particolare nell'Arco giurassiano e nelle Prealpi. L'associazione di categoria Funivie Svizzere rimane comunque fiduciosa. La stagione è appena iniziata e l'inverno è ancora lungo, ha affermato un responsabile a Keystone-ATS.
Svizzera Turismo è dello stesso parere: gli ultimi anni hanno dimostrato che la neve cade sempre più tardi e che il cosiddetto disgelo natalizio ("Weihnachtstauwetter") potrebbe diventare la regola. Allo stesso tempo, a metà marzo-inizio aprile nei principali comprensori sciistici c'è ancora sufficiente neve per avere "condizioni ideali per le piste", sostiene Svizzera Turismo.
«Stiamo vivendo un inverno da record» - Non tutte le località sciistiche se la passano male. In alta quota, infatti, la situazione è diversa. «Stiamo vivendo un inverno da record», ha esordito entusiasta il direttore dell'ufficio del turismo di Zermatt (VS), Daniel Luggen, al "Blick". «Stiamo beneficiando della situazione attuale e, dopo un ottimo dicembre, anche per gennaio stiamo avendo numeri eccezionali».