Si tratta di pezzi d'artiglieria antiaerei da 35 millimetri. La richiesta sarà esaminata dalla Segreteria di Stato dell'economia.
BERNA / MADRID - La Spagna ha chiesto l'autorizzazione alla Svizzera di esportare due cannoni antiaerei da 35 millimetri elvetici all'Ucraina. La Segreteria di Stato dell'economia (SECO) ha ricevuto la relativa domanda ieri, ha indicato oggi a Keystone-ATS un portavoce.
La richiesta sarà esaminata e riceverà una risposta ufficiale, ha aggiunto il portavoce, anticipando che il trasferimento di materiale bellico svizzero dalla Spagna all'Ucraina probabilmente non sarà possibile per la Confederazione.
Lo scorso mese di giugno il Consiglio federale aveva deciso di non approvare le riesportazioni di materiale bellico se il paese destinatario è coinvolto in un conflitto armato internazionale, come è il caso per l'Ucraina.
Rifiuti a Germania e Danimarca
Per le stesse ragioni, la Confederazione ha già rifiutato due richieste da parte della Germania. Una, nella primavera del 2022, riguardava munizioni di 32 millimetri (mm), utilizzate in particolare per i cannoni dei carri armati antiaerei Guépard, e altre munizioni di 12,7 mm. La seconda risale allo scorso novembre e riguardava circa 12'400 proiettili di 35 mm, pure usate dai carri Guépard.
Analogamente, lo scorso giugno Berna si è rifiutata di consentire alla Danimarca di consegnare a Kiev 22 carri armati Piranha di fabbricazione svizzera.
Il Consiglio federale aveva tuttavia ritenuto possibile consegnare materiale bellico sotto forma di componenti di assemblaggio o di singole parti alle aziende europee produttrici di armi, a condizione che la loro quota nel prodotto finale fosse inferiore a una certa soglia, anche se il materiale bellico prodotto sarebbe poi probabilmente stato inviato all'Ucraina. Secondo il governo una tale pratica è compatibile con la neutralità.