Tuttavia continua a esserci una carenza di organi
BERNA - In Svizzera, nel 2022, 570 persone sono state sottoposte a un trapianto di organi che, nella maggior parte dei casi, ha salvato loro la vita. 116 di queste hanno ricevuto un organo da donatori viventi. Tuttavia continua a esserci una carenza di organi. Con un nuovo documentario che illustra il punto di vista di una giovane ricevente, la campagna sulla donazione di organi dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e di Swisstransplant mostra l’importanza di una donazione per il ricevente.
I numeri sono stabili: 164 persone decedute hanno donato uno o più organi. Nonostante i tre anni difficili per gli ospedali a causa della pandemia, le cifre sono rimaste stabili rispetto all’anno precedente (166 donatori di organi). In totale sono stati donati 469 organi da persone decedute e 116 da persone viventi. Ne hanno beneficiato 570 riceventi. Un trapianto può migliorare significativamente la qualità di vita del ricevente o addirittura salvargli la vita.
Anche il numero di persone in lista d’attesa è stabile: a fine 2022, 1442 persone erano in attesa di almeno un organo (nel 2021 erano 1434). Per circa la metà di queste un trapianto non era possibile per motivi di salute.
Documentario «Cosa può insegnarci un’adolescente sulla vita»
Per le persone sane è difficile comprendere appieno l’importanza di una donazione di organi. Il valore cruciale di una donazione e della documentazione della propria decisione in merito emerge chiaramente dal documentario di 20 minuti intitolato "Cosa può insegnarci un’adolescente sulla vita". «A prima vista - spiega l'UFSP - la diciottenne Carina potrebbe sembrare un’adolescente come tutte le altre. Al secondo sguardo invece risulta chiaro che la sua vita è diversa da quella della maggior parte delle persone. A 10 anni Carina ha ricevuto un cuore artificiale, a 11 un trapianto di cuore. Il documentario la accompagna durante un viaggio pianificato da tempo: un roadtrip in motorino sul Gottardo. In particolare mostra come, nonostante la situazione difficile che ha affrontato, ora vive la sua vita intensamente e con sorprendente tranquillità».
Il documentario fa parte della nuova campagna sulla donazione di organi «Non rimandare, occupati ora della donazione di organi». L’obiettivo è quello di «stimolare la riflessione nel maggior numero di persone in Svizzera e d'incoraggiarle a prendere subito una decisione sulla donazione di organi».
A oggi qual è l’ostacolo principale nella pratica?
Attualmente la sfida principale è che spesso non vi è alcuna dichiarazione di volontà della persona coinvolta e i congiunti devono prendere una decisione senza alcun punto di riferimento. «Perciò la campagna lanciata a fine 2022 dall’Ufficio federale della sanità pubblica - fa sapere lo stesso UFSP - e da Swisstransplant intende motivare le persone a documentare la propria volontà, per esempio in una tessera di donatore, nelle direttive del paziente o nella cartella informatizzata del paziente».
Sul sito web della campagna www.vivere-condividere.ch sono disponibili numerose informazioni sul tema della donazione di organi e sulla dichiarazione della propria volontà (opuscoli, tessere di donatore, filmati informativi o rapporti con informazioni contestuali). È possibile scaricare o ordinare gratuitamente materiali in diverse lingue.
Il 15 maggio 2022, il popolo ha votato a favore del modello del consenso presunto per la donazione di organi. I relativi lavori legislativi per la sua attuazione sono stati avviati. La data precisa del passaggio al nuovo modello non è ancora nota. Fino ad allora rimarrà in vigore il modello del consenso in senso lato, secondo cui il prelievo di organi e tessuti dopo la morte è ammesso soltanto previo consenso.
Durante la fase transitoria (2022–2024) e fino all’introduzione del nuovo disciplinamento l’UFSP informa regolarmente la popolazione sul tema della donazione di organi con la campagna «Non rimandare: occupati ora della donazione di organi».