È partito proprio oggi il progetto pilota “Weed Care” ed è il primo di questo tipo in Svizzera. Ecco cosa c'è da sapere
BASILEA - “Strawberry Resin”, “Lemon Tart” e “Purple Gas”, tutte ben impacchettate in confezioni dai colori scintillati e con l'indicazione d'intensità (in pallini) ben visibile.
Sono arrivate così nelle farmacie basilesi la cannabis e l'hashish legali del progetto pilota “Weed Care” al quale aderiranno circa 180 persone, in questa prima fase che durerà sei mesi. In totale a partecipare – conferma il Cantone di Basilea Città – sono in 374 (302 maschi, 66 donne e 6 persone non binarie) in un gap di età che va dai 18 ai 76 anni.
Al termine del semestre, i partecipanti dovranno procedere a una valutazione via formulario dal quale verrà tratto un rapporto. Poi fra un anno si capirà come procedere.
Ok, ma quanto costa? Dipende, come conferma anche il Blick, i prezzi variano a dipendenza del tenore di Thc (da 8 a 12 franchi al grammo) ma l'acquisto è bloccato a 10 grammi, per motivi di tipo legale. Quello di Basilea Città è il primo progetto di questo tipo in Svizzera ad attivarsi dopo un iter politico parecchio complicato.
A ritardare l'avvio del progetto nel cantone sul Reno, inizialmente previsto per l'autunno, una serie di motivi legati alla qualità del prodotto, che deve essere tassativamente bio e svizzero. A fornire la materia prima, in questo caso, sarà la Pure Production con sede nel Canton Argovia.
Dopo Basilea Città seguiranno progetti analoghi a Zurigo, Olten, Berna, Bienne, Lucerna, San Gallo, Ginevra e Basilea Campagna. Quello dei test pilota sarà un punto di partenza fondamentale affinché in quel di Berna continui il dibattito, ancora estremamente acceso seppur con un numero non trascurabile di sostenitori, relativo alla legalizzazione a livello nazionale.