Sul lavoro e nel tempo libero, ma anche nelle attività all’aperto, grazie al bel tempo e al clima caldo
BERNA - Nel 2022 gli assicurati Suva hanno notificato oltre 490'000 infortuni, pari al 9,7 % in più dell’anno precedente e al 2,9 % in più del 2019, l’anno precedente alla pandemia di coronavirus. Questo aumento rispetto al 2019 ha interessato tutti i rami assicurativi e gli infortuni nel tempo libero hanno raggiunto il livello più elevato mai osservato fino ad oggi.
Infortuni e malattie professionali aumentano di pari passo con il numero degli occupati
Infortuni e malattie professionali sono aumentati del 5,2 % rispetto al 2021 e dello 0,7 % rispetto al 2019 prima del coronavirus. Queste cifre sono in linea con l’incremento del numero di occupati pari allo 0,7 % negli anni dal 2019 al 2022, come rilevato dall’Ufficio federale di statistica (UST).
Alcuni settori hanno registrato un maggior numero di infortuni rispetto al periodo precedente al coronavirus, come ad esempio gli uffici d’architettura e d’ingegneria (+ 13,9 % rispetto al 2019), le amministrazioni pubbliche (+ 7,6 %) e le agenzie di lavoro interinale (+ 7,1 %). Negli altri settori, invece, i casi si sono attestati ben al di sotto di quelli del 2019, ad esempio nel trasporto aereo (- 18 %), settore che ha sofferto le conseguenze della pandemia di coronavirus anche nel 2022.
L’estate più calda del secolo – record di infortuni nel tempo libero
Gli infortuni nel tempo libero sono fortemente aumentati rispetto agli infortuni professionali (+ 14,0 % rispetto al 2021; + 4,0 % rispetto al 2019) e, con poco meno di 290'000 casi, hanno raggiunto il livello più alto mai osservato.
Il motivo è da ricercarsi nell’assenza di limitazioni legate al coronavirus durante l’anno passato e nel fatto che il 2022 ha offerto condizioni estremamente favorevoli per varie attività all’aperto. Secondo MeteoSvizzera è stata un’estate da record, con le seconde temperature più elevate mai registrate dall’inizio delle misurazioni nel 1864; solo l’estate del 2003 è stata più calda. «Le condizioni meteo sono state straordinariamente miti già da marzo. Il tempo soleggiato e le scarse precipitazioni hanno spinto le persone a trascorrere più tempo all’aperto, per praticare sci, andare in bici o solo per fare escursioni a piedi» afferma Alois Fässler, statistico della Suva. «Di conseguenza a marzo si sono avuti più infortuni sulla neve e tra gli escursionisti di qualsiasi altro mese dell’anno».
L’incremento maggiore degli infortuni nel tempo libero, rispetto all’anno pre-pandemia 2019, è stato registrato tra le persone di età compresa tra 55 e 64 anni (+ 15 %). «Questa situazione è legata all’invecchiamento demografico del portafoglio assicurativo, ma anche a un comportamento più attivo nel tempo libero» spiega Alois Fässler. «La percentuale degli infortuni sportivi su tutti gli infortuni nel tempo libero in questa fascia di età è passata dal 37 % al 39 % tra il 2019 e il 2022. Escursioni a piedi, bici e sci sono all’origine di oltre l’80 % degli infortuni sportivi».
Ripresa del mercato del lavoro svizzero – meno infortuni tra le persone in cerca d’impiego
Il numero degli infortuni tra i disoccupati è sceso del 14,1 % rispetto all’anno precedente. Ciò è dovuto alla ripresa del mercato del lavoro svizzero e quindi dall’ulteriore calo dei dati sulla disoccupazione. Rispetto ai valori pre-pandemia del 2019, si registra tuttavia un aumento del 2,1 %, poiché durante il periodo del coronavirus il numero dei disoccupati era drasticamente cresciuto.
Con 130 000 aziende e due milioni di lavoratrici e lavoratori, la Suva assicura circa la metà delle persone che esercitano un’attività lucrativa in Svizzera e un quinto di tutte le imprese contro le conseguenze di infortuni e malattie professionali.