Negli ultimi dieci anni, 1'296 dottori dell'est Europa hanno ottenuto il riconoscimento del loro diploma da Berna.
BERNA - Sempre più medici rumeni in Svizzera, per far fronte alla penuria di camici bianchi: nella Confederazione tre nuovi dottori su quattro arrivano dall'estero e la Romania è al quarto posto (dopo Germania, Italia e Francia) in termini di provenienza degli immigrati con laurea in medicina.
Negli ultimi dieci anni, 1296 rumeni hanno ottenuto il riconoscimento del loro diploma in Svizzera, riferisce oggi la SonntagsZeitung. E se per gli ospedali elvetici può apparire comodo pescare in un bacino esterno, per il paese dell'Europa orientale le conseguenze non sono indifferenti.
«Non posso biasimare chi cerca lavoro in Occidente», spiega al domenicale Cristina Vladu, una dottoressa rumena specializzata in salute pubblica, che ha lavorato per la Banca Mondiale e l'Unicef. Ma per il sistema sanitario rumeno l'effetto è devastante, dice l'operatrice.
Martin Leschhorn - esponente di Medicus Mundi Svizzera, una rete di organizzazioni di aiuto allo sviluppo nel settore sanitario - è ancora più esplicito: non è giusto che i paesi più poveri dell'Ue si facciano carico dei costi di formazione e che la Svizzera assuma poi i medici istruiti.
Stando al giornale zurighese la classe medica elvetica è unanime nel ritenere che occorra soprattutto formare più personale. Secondo Philippe Luchsinger, presidente dell'associazione svizzera dei medici di famiglia, sono necessari almeno 2600 nuovi laureati all'anno: attualmente il loro numero non supera i 1100.