La formazione professionale è sempre stata ottima, eppure la società sta cambiando. L’Unione sindacale svizzera lancia l'allarme
BERNA - Scuola o apprendistato? Una scelta che tutti i ragazzi che concludono la scuola media devono affrontare. La formazione professionale in Svizzera ha sempre goduto di un’ottima reputazione. Una vasta scelta delle professioni, specialisti che seguono e guidano i neo apprendisti, possibilità lavorative, all’estero siamo spesso guardati con invidia.
Aumentano le differenze salariali - Eppure sembra che qualcosa si sia inceppato. A lanciare l’allarme l’Unione sindacale svizzera. «In un numero crescente di professioni, il salario non è più sufficiente per mantenere una famiglia con figli. Questo non riguarda solo gli artigiani, ma anche il settore della cura e dei servizi. Gli affitti e i premi dell'assicurazione sanitaria sono così alti che presto solo gli studenti universitari potranno ancora vivere in una città come Zurigo», si lamenta Daniel Lampart, capo economista dell'USS sulle colonne della NZZ am Sonntag.
Prezzi non più sostenibili - Il crescente divario dei salari è la preoccupazione maggiore del sindacato. Una preoccupazione confermata dai dati dell’Ufficio federale di Statistica. Secondo uno studio i lavoratori che hanno concluso il loro apprendistato guadagnano in media 5'960 franchi al mese, mentre i laureati arrivano in media a 10'280 franchi, ovvero il 70% in più. Inoltre, i salari di coloro che hanno seguito una formazione professionale sono diminuiti dell'1% negli ultimi quattro anni. Mentre quelle dei laureati sono aumentate del 2%.
La società si divide - Ma quali sono i rischi? Se il divario salariale tra apprendisti e laureati dovesse continuare ad aumentare, assisteremo a una polarizzazione della società, avverte Daniel Lampart. «La popolazione non è più omogenea. La vita comunitaria, che un tempo funzionava da collante, sta perdendo importanza. Assistiamo invece alla comparsa di quartieri separati dove accademici, espatriati o lavoratori vivono sempre più tra di loro».
Nuove professioni - Per George Sheldon, professore emerito di economia del mercato del lavoro all'Università di Basilea, l'apprendistato, anche se rimane una solida formazione di base, corrisponde sempre meno ai bisogni della società. «Ci stiamo muovendo sempre di più verso una società intellettuale. Ciò favorisce le persone con un background accademico», afferma. Per lui è necessario risvegliare nei giovani più entusiasmo per la formazione tecnico-scientifica. «Lo vediamo anche con l'immigrazione: ciò che manca alla Svizzera sono in primo luogo ingegneri, ricercatori o medici».