Nel mirino dei giovani socialisti vi è il testo riguardante il giro di vite sull'immigrazione: «Diversi passaggi sono punibili penalmente».
BERNA - La Gioventù socialista (GISO) ha sporto una denuncia penale contro l'UDC per violazione della norma penale antirazzista. Secondo il partito, l'ultimo documento programmatico dei democentristi si spinge oltre con «la sua pericolosa retorica, in particolare contro i migranti».
Il documento nel mirino, presentato lo scorso 31 gennaio, contiene «argomentazioni neo-razziste che non possono essere accettate in quanto costituiscono un attacco diretto alla dignità umana», accusa la GISO in un comunicato divulgato oggi.
Stando ai giovani socialisti, diversi passaggi del testo sono punibili penalmente. Dietro alle sue provocazioni, scrive il partito, l'UDC cerca di presentare un'ideologia razzista ben nota attraverso una nuova retorica.
La denuncia, datata 13 febbraio, è stata presentata al Ministero pubblico di Berna-Mittelland. È firmata dalla vicepresidente della GISO Mirjam Hostetmann.
Nella nota, la sezione giovanile del PS ricorda come membri dell'UDC siano già stati condannati per discriminazione razziale, mentre altri siano dichiaratamente vicini all'estrema destra. Nel documento programmatico si fuorviano deliberatamente i lettori, con «cifre dell'Ufficio federale di statistica (UST) falsificate e informazioni arbitrariamente alterate», viene inoltre sottolineato.
Nella sua carta, l'UDC sottolinea il «fallimento» del sistema d'asilo elvetico ed esige un «cambio di paradigma». Propone quindi di esternalizzare le procedure con la creazione di centri al di fuori delle frontiere svizzere. «Anche l'UDC deve rispettare le leggi. Diffondere odio con argomentazioni razziste è un reato perseguibile penalmente», fa notare Hostetmann, citata nel comunicato. Per la GISO, dietro le continue provocazioni dei democentristi c'è una chiara strategia - ovvero rendere accettabili vecchie ideologie razziste - che è una minaccia per tutti. «Quando si parla di esclusione e deportazioni di determinati gruppi di persone non si può restare in silenzio», afferma la vicepresidente.
I giovani socialisti passano dunque a una controffensiva, che non si limiterà all'azione legale. Il prossimo fine settimana discuteranno infatti un loro documento di posizione sul tema della lotta al razzismo, in cui tra le altre cose si chiederà un inasprimento del Codice penale, così da punire in futuro anche l'odio contro delle «culture» e «nazionalità». La GISO domanda poi di fare di più a livello di educazione nelle scuole e di misure antidiscriminatorie sul mercato del lavoro.