Le mete più gettonate: Asia e America del Sud. Si indignano le femministe. Gli esperti: «Uomini stressati dall'emancipazione femminile»
BERNA - Vogliono una moglie cosiddetta "tradizionale". Di quelle che fanno tutto in casa. Quelle che preparano il cibo quando l'uomo rientra dal lavoro. Insomma, quelle che un tempo venivano chiamate "angeli del focolare", immagine ben rappresentata in certi manifesti pubblicitari degli anni cinquanta. E c'è chi è disposto a farsi migliaia di chilometri pur di trovarne una. Sempre più spesso - e il fenomeno non è per niente recente - molti uomini svizzeri che non trovano una partner "all'antica" vanno a cercarla all'estero. I paesi più gettonati sono quelli asiatici o del Sud America. Su TikTok spopola l'hashtag #PassportBros, con oltre 220 milioni di visualizzazioni e tutta una serie di video diventati virali. Qui gli uomini espongono le proprie ragioni e spiegano perché cercano una moglie "tradizionale". Come ad esempio l'americano Floyd, che ha 25 anni e su Youtube dà consigli su come far parte della comunità #PassportBros. «Sono venuto in Thailandia per trovare una donna all'antica. Negli Stati Uniti le donne non cucinano e non puliscono, si lamentano e basta», ha spiegato.
Scoppiano le polemiche - Le prime a indignarsi sono le femministe: accusano gli uomini di recarsi nei Paesi economicamente più poveri per sfruttare le donne. Parlano di turismo sessuale. «Quando gli uomini si recano in Paesi poveri, dove regna una scarsa istruzione, è perché vogliono una donna che dipenda da loro. E questo è un problema», recita uno dei tanti commenti che si leggono sulla bacheca di PassportBros, dove le voci critiche descrivono queste donne come vulnerabili, ignoranti e bisognose economicamente. Critiche che vengono puntualmente respinte dalle ragazze coinvolte in queste unioni: «La maggior parte di noi è indipendente e intelligente», replica una su Tiktok. «Non siamo zerbini o tate. Sì, cuciniamo e puliamo, e questo è per voi un problema? Fa parte della nostra cultura prendersi cura di un uomo», aggiunge un'altra.
Il maschio è stressato dall'emancipazione femminile
Thomas Neumeyer è il portavoce dell'organizzazione mantello delle associazioni maschili e paterne svizzere di Männer.ch, sa molto bene perché PassportBros sta spopolando. «Il problema è che agli uomini vengono richieste competenze sempre maggiori. Devono essere efficienti, ma anche socialmente ed emotivamente competenti, essere allo stesso tempo ottimi padri e abili in casa». Troppa roba che finisce per sovraccaricare molti uomini. «Molti di loro desiderano la chiarezza del passato, ma poiché per la maggior parte delle donne questa non è più una proposta allettante, l'uomo ha sempre più difficoltà a trovare una compagna adatta». Thomas Neumeyer non giustifica il comportamento degli uomini, tutt'altro. Trova problematico che ci si rechi nei Paesi economicamente più deboli per cercare non solo una compagna "tradizionale", ma anche dipendente dal marito.
Le femministe possono arrabbiarsi?
Secondo Katja Rost, docente di sociologia all'Università di Zurigo, le femministe che criticano il fenomeno esprimono giudizi un po' troppo radicali. «L'emancipazione e l'uguaglianza sono intese in modo diverso nel mondo». In Europa e negli Stati Uniti, da alcuni anni si osserva una ri-tradizionalizzazione degli uomini. Molti di loro non vanno d'accordo con l'emancipazione delle donne e vogliono tornare all'ordine "classico", per così dire. «Di conseguenza, le potenziali partner che aderiscono al Passport-Bros sono disposte ad assumere ruoli che molte donne nei Paesi occidentali non vogliono più assumere», afferma Rost.
Critiche al fenomeno
Come osserva Il Servizio specializzato in materia di tratta e migrazione delle donne (FIZ), il fenomeno non è affatto nuovo ed è anche conosciuto in Svizzera: «Quella che inizialmente poteva sembrare un'opportunità per una vita migliore, un futuro comune e un soggiorno legale in Svizzera, può trasformarsi in breve in un rapporto di dipendenza unilaterale da parte della donna nei confronti dell'uomo», spiega la direttrice esecutiva Lelia Hunziker. Tra le ragioni di questa situazione vi sono la parziale mancanza di competenze linguistiche, la dipendenza finanziaria dal partner, l'assenza di una rete sociale, una vita quotidiana isolata, a volte solo con bambini, e il fatto che la permanenza in Svizzera dipenda dal matrimonio. «Quest'ultimo aspetto può essere usato come leva contro la donna, se questa vuole separarsi».
Anche in Svizzera esistono "modelli di relazione tradizionali"
Secondo la psicoterapeuta Dania Schiftan, la ricerca di partner all'estero è sostanzialmente priva di problemi se entrambe le parti hanno le stesse idee su come dovrebbe essere una relazione. In Svizzera, i «modelli di relazione tradizionali» sono ancora molto diffusi. «Presumere che una relazione sia buona solo se è 'moderna' o se ha una distribuzione equilibrata dei ruoli è sbagliato», dice Schiftan. Una distribuzione classica dei compiti, in cui l'uomo va a lavorare e la donna si occupa dei figli e della casa, può anche avere dei vantaggi. «In questo modo è sempre chiaro chi si assume le proprie responsabilità. Nelle 'relazioni moderne', invece, questo può portare a conflitti», afferma l'esperta, aggiungendo che è sempre importante che siano entrambi i partner a decidere per questo modello o che siano liberi di adattarlo se necessario.