L'Associazione svizzera inquilini chiede alla politica di intervenire
BERNA - «Pigioni in continua esplosione, abitazioni a prezzi accessibili praticamente introvabili. Oltre a tutte le spese in aumento. È da anni che sale incessantemente la pressione sugli inquilini».
È quanto denuncia l'Associazione svizzera inquilini (ASI), chiedendo alla politica di attivarsi di fronte agli enormi profitti dei proprietari di immobili. Nel corso di un incontro odierno coi media, l'associazione ha in particolare insistito sulla necessità di meccanismi per porre un freno al costante aumento - perlopiù abusivo - degli affitti.
Forte di recenti analisi, l'ASI ha fatto notare che inquilini vengono spremuti di ben 10,4 miliardi di franchi all'anno a causa delle pigioni abusive. Nel 2021, tale cifra ammontava a 370 franchi mensili per famiglia in affitto. «Per questi 370 franchi gli inquilini non ricevono alcuna controprestazione, essi l’avrebbero potuta dedicare ad un’uscita familiare o in una riqualifica», ha dichiarato la segretaria generale dell’ASI Linda Rosenkranz.
Al fine di creare più abitazioni a prezzi accessibili, l’Associazione Svizzera Inquilini chiede un sostanziale impulso verso la creazione di abitazioni senza scopo di lucro. Ritiene inoltre necessario prevedere un diritto di prelazione per i comuni e i cantoni su fondi privati, delle zone per abitazioni di pubblica utilità e annullare l’allentamento della legge Lex Koller.
«Far valere i propri diritti? C'è timore»
Il Consigliere agli Stati Carlo Sommaruga (PS/GE), presidente dell'ASI, ha chiesto con urgenza alla politica di agire: non solo le persone con bassi salari sono colpite da questi aumenti; adesso il problema si è allargato alla classe media: «Siamo seduti sopra una bomba sociale ad orologeria».
Attualmente, gli inquilini possono chiedere riduzioni della pigione solo individualmente. Ma poiché hanno un assoluto bisogno di un tetto sulla testa, spesso non hanno il coraggio di far valere i propri diritti. Per questo è necessario un meccanismo di controllo automatico a livello istituzionale sia degli affitti che dei rendimenti.
Stando alle previsioni di Raiffeisen di inizio febbraio, le pigioni stanno per aumentare sensibilmente in Svizzera non solo a causa dell'aumento dei tassi di interesse, ma anche a causa della penuria di alloggi dovuti al forte impulso immigratorio. Sempre secondo uno studio della banca, la differenza tra le pigioni effettive e quelle che dovrebbero essere se la legge fosse applicata correttamente è stata stimata a 14 miliardi all'anno.
Fermare la lobby
Infine, l'organizzazione chiede al Parlamento di fermare gli attacchi della lobby immobiliare al diritto di locazione. Questi saranno discussi dal Consiglio nazionale e dal Consiglio degli Stati il 7 marzo. L'associazione degli inquilini aggiunge che «verranno utilizzati tutti gli strumenti disponibili per migliorare la situazione degli inquilini».
«Lo Stato deve riprendere il controllo sul mercato immobiliare, una rivendicazione essenziale per poter regolare le pigioni», ha aggiunto ancora Sommaruga.