Il giovane è scioccato: sebbene sia sicuro di aver chiuso correttamente il lucchetto, la bici è scomparsa.
ZURIGO - Publibike è una società che noleggia e-bike e biciclette tradizionali con circa 700 postazioni in tutta la Svizzera. Tuttavia, sembrano esserci alcuni punti deboli nel processo di restituzione delle biciclette. Se la serratura non si chiude correttamente e il cliente non se ne accorge, infatti, il conto può risultare salato.
Nell'estate del 2020, uno studente dell'ETH di Zurigo ha preso a noleggio una di queste bici per andare in piscina. La sera l'ha restituita, controllando la conferma della chiusura del lucchetto sul display. Sebbene l'app mostrasse ancora il viaggio come "in corso", il giovane non si è preoccupato, anche perché potrebbero essere necessarie fino a 24 ore prima che una corsa Publibike venga chiusa.
«Bicicletta scomparsa»
Successivamente, l'azienda lo ha informato via e-mail che la bicicletta era scomparsa. Ma era già passato troppo tempo per tornare a vedere cosa fosse successo. Non avendo ancora un localizzatore gps, non era inoltre possibile sapere dove fosse finita.
Publibike a quel punto lo ha tranquillizzato rispondendogli che le biciclette spesso riappaiono dopo un po' di tempo. Ma sorpresa: dopo quasi due anni lo studente, che da tempo non pensava più all'accaduto, ha ricevuto una lettera da Publibike. La bicicletta era andata definitivamente persa e gli veniva richiesto il pagamento di 2'000 franchi.
Il giovane è rimasto scioccato dal conto salato e dal fatto che Publibike stesse facendo la richiesta dopo tutto quel tempo. Tra l'altro non è un caso isolato: un altro cliente aveva precedentemente riportato esperienze quasi identiche.
«Solo sette bici perse»
Secondo il ragazzo l'azienda, per molto tempo nelle cifre rosse, starebbe cercando di rifarsi in questo modo. Publibike però smentisce spiegando che su 8'500 biciclette fino a ora ne sono state perse solo sette e dunque 14'000 franchi non migliorerebbero la loro situazione finanziaria. «Ci sono stati solo sporadici problemi con le serrature delle stazioni, motivo per cui la colpa deve essere del cliente», ha spiegato l'azienda alla SRF.
C'è però da dire che l'app continua a funzionare per ore dopo che la bici è stata restituita. «Ci possono essere casi in cui la comunicazione è rallentata. In queste occasioni, tuttavia, veniamo incontro agli utenti. Se constatiamo che c'è stato un errore di comunicazione da parte nostra, non chiediamo di pagare ciò che non è dovuto» assicura Publibike.