Lo ha affermato Cassis all'inizio della runione del Consiglio per i diritti umani dell'ONU.
GINEVRA - I diritti dell'uomo non sono sufficientemente rispettati, se non addirittura sistematicamente violati, in numerosi Paesi. Lo ha affermato oggi, all'inizio della riunione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite in quel di Ginevra, il consigliere federale Ignazio Cassis, lamentando un deterioramento della situazione nel mondo.
«Dobbiamo dire le cose come stanno», ha detto il ministro degli Esteri. Secondo il ticinese, l'invasione dell'Ucraina a opera dei russi indica come i passi avanti che vengono fatti in questo ambito siano rovinati da altrettante battute d'arresto.
«L'Ucraina è oggi in prima linea, ma non vanno dimenticati tutti gli altri drammi», ha aggiunto, ribadendo come le violazioni debbano essere documentate e i responsabili di crimini internazionali puniti.
Inoltre, bisogna difendere il multilateralismo e promuovere il dialogo. Quest'ultimo «è la miglior arma a disposizione degli esseri umani» per trovare soluzioni, ha messo in evidenza Cassis davanti all'organo dell'Onu.
Il primo anniversario del conflitto ucraino sarà al centro del Consiglio per i diritti umani. Quasi 150 politici di spicco si esprimeranno da oggi a giovedì. L'accoglienza del viceministro degli Esteri russi Sergei Ryabkov si annuncia particolarmente glaciale.
A margine della riunione, Cassis ha commentato anche il piano cinese relativo alla guerra in Ucraina, parlando di documento "importante" dalla "portata simbolica". È infatti la prima volta che Pechino si esprime in maniera così chiara sul conflitto, ha dichiarato il consigliere federale.
La Svizzera accoglie favorevolmente tale piano, ha sottolineato il ministro. Stando a Cassis, se la Cina vuole adoperarsi per la pace Berna sosterrà questa volontà. L'offerta elvetica di agire da intermediario fra ucraini e russi resta invece sospesa in attesa di una decisione di Mosca, mentre Kiev si è già detta favorevole, ha poi ricordato. "La risposta non è stata 'no', bensì 'non ora'", ha affermato in tal proposito il ticinese.