Una decisione del canton Argovia ha fatto infuriare le autorità comunali di Windisch: «Sorpresi e scioccati»
WINDISCH - Il canton Argovia vuole aprire un centro di accoglienza per rifugiati nel comune di Windisch. Per questo motivo, 49 inquilini di un complesso immobiliare hanno ricevuto una lettera in cui viene annunciato loro lo sfratto.
Situazione che non è andata giù al consiglio comunale di Windisch. In una riunione precedente tra autorità cantonali e comunali, infatti, i rappresentanti del Comune presenti avevano espressamente fatto presente al Cantone che gli immobili erano in affitto e che il Comune non avrebbe accettato che gli inquilini fossero lasciati in strada per ospitare i richiedenti l'asilo.
«Sorpresi e scioccati»
Un messaggio che apparentemente non è passato: venerdì scorso, i primi inquilini degli immobili interessati si sono recati presso l'amministrazione comunale con in mano la disdetta del contratto di locazione. Né il consiglio comunale né l'amministrazione comunale erano stati informati in anticipo dell'esecuzione di queste disdette.
«I dipendenti dell'amministrazione comunale e del consiglio comunale sono sorpresi e scioccati dal modo in cui vengono trattati i loro cittadini», ha scritto in un comunicato odierno il consiglio comunale di Windisch, ribadendo la propria opposizione allo sfratto dei residenti dalle loro case.
«Dove troveranno alloggio?»
Soprattutto per le persone che si trovano già in una situazione di difficoltà economica, sarà difficile o impossibile trovare un alloggio nel segmento dei prezzi bassi e nelle vicinanze. «Dove dovrebbero trovare alloggio queste persone che già possono permettersi solo questo appartamento a basso prezzo?», si chiedono le autorità comunali, secondo cui nel modo di fare del Cantone «non c'è traccia di moderazione o proporzionalità».
Anzi, si tratta semplicemente, stando al Comune, di «spostare il problema invece di risolverlo». Ora spetta infatti alle autorità di Windisch trovare un nuovo alloggio per le persone fatte uscire dalle proprie abitazioni. «Il Comune farà il possibile per garantire che gli inquilini possano rimanere nei loro appartamenti».
«Ci aspettiamo che in futuro il Cantone si astenga dall'affittare le proprietà colpite e che tratti in modo equo tutte le persone interessate», conclude la nota con sprezzante disappunto. «Lavorare insieme ha un aspetto decisamente diverso».